Come la Pet Photography mi ha cambiato la vita.
In foto Antonio Di Giovanni
I pet, ovvero gli animali domestici, oggi sono parte integrante delle famiglie. La loro presenza in una casa è motivo di gioia e porta buon umore a grandi e bambini.
Non è più così strano il desiderio di realizzare fotografie con il proprio amico peloso, anzi, sta diventando una vera e propria tendenza.
In questo tipo di servizio fotografico è fondamentale conoscere prima la famiglia e i pet che popolano la loro casa.
L’organizzazione dello shooting dipende dal numero, dal tipo e dalla dimensione degli animali. Fotografare un gattino nel salotto di casa è diverso da ritrarre una coppia di cani che corrono in giardino, ma non ci sono problemi se si programma tutto con cura.
In un massimo di tre ore, Antonio Di Giovanni, realizzerà tutti gli scatti necessari per raccontare il carattere del vostro pet.
Ciò che otterrete saranno circa 100 immagini digitali in alta risoluzione elaborate accuratamente che ognuno di voi potrà poi stampare su diversi supporti ed in svariate dimensioni, condividere sui social, inserire in album ricordo speciali.
“La mia passione per la fotografia, il mio amore per gli animali, la mia esperienza nel reportage di Matrimoni e famiglie mi ha portato con estrema naturalezza a fare scatti con protagonisti i pet”. Antonio Di Giovanni.
Questo servizio è nato da fotografie realizzate per amici che volevano immortalare i propri animali domestici in casa o in ambienti esterni. I risultati sono stati molto apprezzati e ho pensato che il mio know-how fotografico potesse essere messo a disposizione di tutti coloro che accolgono un pelosetto nella propria famiglia” Antonio Di Giovanni.
Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato oggi per noi il fotografo Antonio Di Giovanni.
Intervista
Ilaria – Come ti sei avvicinato alla fotografia di animali domestici?
Antonio – Un amica mi ha detto che poteva essere un idea da setacciare e così ho avviato il tutto. D’altronde con tre cani in casa l’amore per il mondo animale è nel DNA. Fotografarli mi riempie il cuore di gioia.
Ilaria – Quali sono le principali competenze richieste a un fotografo che si occupa di cani? Una conoscenza cinofila di base è indispensabile?
Antonio – Ho scoperto a mie spese che nonostante avessi una buona dimestichezza con la mia macchina fotografica, non era abbastanza. Ho riletto da cima a fondo il manuale della reflex e, per mettere tutto bene in pratica, ho iniziato a creare una vera relazione di fiducia con i miei.
Ilaria – Nel caso dei ritratti, come si fa a chiedere a un animale domestico di “mettersi in posa”? Come fai emergere la personalità di ciascuno o le peculiarità fisiche?
Antonio – È molto soggettivo. Ci sono cani e gatti che hanno bisogno di molto tempo prima di permettermi di avvicinarmi a loro per fotografarli. Il primo step è guadagnare la loro fiducia. Per alcuni cani o gatti non è piacevole vedersi puntare addosso un obiettivo! Il rapporto di fiducia che i proprietari hanno con i loro amici a 4 zampe è fondamentale per guadagnarmi a mia volta la fiducia dei pelosi. Il proprietario porta con sé sempre tutto il necessario: giochi, premietti, biscotti… Se i quattro zampe hanno qualche comando, come un “seduto” o un “terra”, lo sfruttiamo per realizzare le foto. Altrimenti, spesso, viviamo il momento e vediamo cosa mi regalano in quelle circostanze. Creare una situazione di totale relax per l’animale permette a quest’ultimo di poter essere se stesso, senza essere giudicato, semplicemente mostrando la sua essenza. Inoltre, conoscere le razze è importante per valorizzare le caratteristiche del cane o del gatto stesso.
Ilaria – Venendo agli aspetti più tecnici, che impostazioni usi per la messa a fuoco?
Antonio – Ad esserti sincero, ho fatto diverse prove su automatismi e funzioni manuali della reflex. Un buon compromesso, per una buona percentuale dei miei servizi fotografici, è la priorità di diaframma. Sono sempre stato abituato a scattare in manuale, ma con i cani e con i gatti è tutta un’altra storia. Sono davvero tante le considerazioni che ho dovuto fare nel tempo. In genere, tengo il diaframma aperto; da quello regolo ISO e velocità di scatto, in funzione delle condizioni ambientali e del tipo di immagine che devo realizzare.
Ilaria – In genere, quali interventi fai in post- produzione?
Antonio – Tutto dipende dal lavoro commissionatomi. In linea di massima tendo a non stravolgere la foto, cercando già durante lo scatto di avere un’immagine pronta per essere pubblicata. Elementi di disturbo come luce errata, inquadrature poco spendibili, sono tutte cose che cerco di correggere già dentro la macchina fotografica. In post-produzione sono molto attento agli occhi: provo a tirare fuori i dettagli dello sguardo, proprio perché nei miei scatti cerco di attirare l’attenzione totalmente sugli occhi. Altra cosa sulla quale mi concentro è il pelo: deve sembrare che lo si possa quasi toccare.
Ilaria – Quali consigli daresti a un fotografo che volesse avvicinarsi a questo genere di fotografia, in crescita in Italia ma non certo facile?
Antonio – Sicuramente conoscere un po’ il mondo degli angeli pelosi. Chi ne possiede più di uno, come me, è senza dubbio notevolmente avvantaggiato. È uno studio continuo per me, con i miei cani seguo corsi dedicati ad alcune tematiche perché possono essere utili e importanti durante gli shooting.
Ilaria – Che cosa ti piace soprattutto del tuo lavoro?
Antonio – Amo la sincerità dei cani, forse più che dei gatti, questa continua voglia di positività. Io nella mia vita non potrei fare assolutamente altro oramai.
Ilaria – Fotografi tutti gli animali o solo alcuni?
Antonio – Li fotografo tutti. Anche canarini, tartarughe, pesciolini, papere… Gli animali sono tutti belli e sacri.
Ilaria – Chi ti vuole contattare come può fare?
Antonio – Chiunque può chiamarmi al telefono prendendo appuntamento.
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