L’usignolo
Odi il canto dell’usignolo in festa?
Dico al mio cuore
Quando al rosseggiare della sera
Si prepara a fischiettare
Le sue prime note del mattino
Tra i verdi cespugli di un giardino.
Ma di notte quando l’usignolo tace
Solo le rose
Si aprono alle luccicanti stelle
Che generose si mostrano
Tra le più belle.
Lì anche tu osservi l’affascinante cielo
E ti sorprendi all’arrivo di una fiamma
luminosa della sera,
Mentre intorno si ode un lieve
Sussurrare tra quelle rose
Io ti vedo.
(R. F. 2005)
Guardo te
Tu, o delizia del gaudio mattutino,
Che nell’aria espandi un soave profumo,
A te io guardo, sin dalle prime luci dell’alba.
A te, espando la mia voce mentre aspetto
Come una che vuole inebriarsi d’amore.
Si, io guardo te,
Unica e sacra poesia della natura,
Che ti offri generosa dandomi a bere
L’essenza ammaliante del tuo spirito selvaggio.
Così riaccesa del tuo amore mentre ti guardo,
Riprendo il mio fiato e canto,
Perché la mia musica è nelle tue parole,
Impresse in ogni cosa e nel mio cuore
Che si abbandona alle favolose immagini
Che ha scelto di rappresentare.
Così facendo, immagino anch’io
Di conversare come un poeta in mezzo
all’equilibrio perfetto della natura
Che mi circonda.
Si, quando alzo lo sguardo al cielo
Io mi sento fuori dal mondo
E in uno stato di piacere immenso.
(R. F. 2003)
Una rosa al vento
Non è così che una rosa al vento
spiega i suoi petali vellutati?
È piena di sapore ed ha un profumo soave
Si apre generosa allo sguardo appassionato
Di un ammiratore!
Ad ogni lieve tocco emana un profumo
che assale e trasporta la mente
Di un sognatore.
È fatta con semplicità
E il numero dei suoi petali,
Che al vento spandono odore soave,
Rivelano il tocco del suo Creatore!
(R. F. 1999)