In scena dal 21 dicembre 2022 “Teatro Masini” di Faenza
“Anastasia. L’ultima figlia dello Zar” è nata dalla raggiante intuizione della coreografa Roberta Ferrara. La direzione è curata da Michelangelo Campanale. Lo spettacolo è una produzione “La luna nel Letto” ed “Equilibro Dinamico Dance Company”. I due gruppi hanno fatto del loro incontro un raffinato confronto che unifica le loro differenti visioni artistiche. La loro perfetta simbiosi ha fatto della loro produzione un gruppo di danza contemporanea internazionale. La coreografa Roberta Ferrara e il regista Michelangelo Campanale hanno organizzato uno spettacolo di notevole impatto. In scena i danzatori fanno rivivere la triste storia della figlia dell’ultimo Zar Nicola, la principessa Anastasia. Il fatto ormai elevato a mito è stato ripreso più volte in teatro e nel piccolo e grande schermo. Il suo tragico ma non scontato epilogo ha acceso negli storici e negli artisti le più fantasiose supposizioni.
Roberta Ferrara dice del suo spettacolo:
“Berlino,1920. In un ospedale, dopo essere stata salvata dalla morte in un canale di Berlino e dopo mesi di mutismo, una donna rivela di essere Anastasia, l’ultima figlia dei Romanov i reali che furono trucidati dalle milizie bolsceviche nel 1918. Una sopravvissuta. Uno dei casi più misteriosi del Novecento.
È lei o non è lei?
Un particolare lo svelerà. Forse il colore degli occhi, la cicatrice nascosta sotto gli abiti consunti dal tempo e dalla follia. Un modo di dire, una parola segreta mai rivelata che ora passa di bocca in bocca. Il popolo la vuole, ora.
Sono io o non sono io?
Lo rileverà alla memoria la sua immagine riflessa nei vetri di una finestra chiusa al mondo,
il fischio del treno perso nella neve, la musica di un carillon che improvvisamente la incanterà.
Un sogno, un ricordo o la realtà? La musica batte il tempo e il tempo scorre, fugge come un cavallo, senza tregua e lascia particelle di memoria che diventano leggenda senza tempo, che esplodono nello spazio ricreando un luogo nel quale Anastasia è intrappolata nella ricerca di sé stessa.
Ma la realtà è sempre necessaria?”
Sul palco, Serena Angelini, Antonello Amati, Beatrice Netti, Luca De Santis e Giulia Bertoni: encomiabili vivono appieno la visione onirica trasmessa. Michelangelo Campanale con l’ausilio di proiezioni video e suoni ci fa rivivere le angosciose ore vissute da Anastasia. Le ricreate pareti dell’ospedale sono simboliche mura da sbriciolare perché sono barriere che trattengono le sofferenze e le speranze della principessa ancora alla ricerca di sé. La fantasiosa Roberta Ferrara crea uno spettacolo di grande valenza dove l’immensità del tempo si trasforma in poetica magia.
Giuliano Angeletti