In occasione del debutto di “Edipo, ultimi atti” di Yannis Hott in scena al Teatro Tordinona di Roma dal 18 al 22 gennaio 2023 siamo entrati nella sala prove per fare qualche domanda al noto attore Vincenzo Bocciarelli a cui è affidato il ruolo di Edipo giovane ed a Mario Mattia Giorgetti regista e interprete. Profondamente immerso nella lettura del copione, gentile e disponibile come sempre, l’attore Bocciarelli è stato ben felice di rispondere a qualche domanda:
Che cosa c’è di Edipo in te?
Mi sento per certi aspetti vicino al personaggio di Edipo, al suo essere sanguigno, alla sua forza vulcanica; ogni essere umano può ricondursi alla figura di Edipo perché rappresenta l’essere umano, ne è metafora, con le sue contraddizioni, i suoi buchi neri, i suoi scheletri nell’armadio.
Com’è lavorare di nuovo con Giorgetti?
Questa nuova esperienza teatrale rappresenta per me un’occasione unica di approfondimento e ricerca sulla monolitica figura di Edipo e tutto l’incredibile mondo introspettivo e psicologico che grazie al lavoro di regia che sta sviluppando Mario Mattia Giorgetti. Sentivo da tempo la necessità di tornare al Teatro Classico, al profondo respiro che possiede. Ho conosciuto artisticamente la prima volta Mario Mattia Giorgetti nel 1994, quando feci il provino per Antigone regia di Theodoros Terzopoulos al Teatro Olimpico di Vicenza, Giorgetti era il produttore dello spettacolo con il quale facemmo una tournée mondiale. Una esperienza indimenticabile. Io interpretavo il Messaggero. Ogni volta lavorare con lui è occasione di crescita e la sua visione dello spettacolo sicuramente farà breccia nello spettatore. In una pausa dalle prove, abbiamo colto l’occasione anche per porre alcune
domande al regista ed interprete Mario Mattia Giorgetti:
Come sta procedendo l’allestimento dello spettacolo?
Il lavoro procede con entusiasmo perché ad ogni battuta scopriamo un mondo
che ci sorprende. E creare su ciò che ci sorprende è entusiasmante. Ci coinvolge totalmente, questo Edipo, poiché attraverso di lui scopriamo l’Umanità.
Come mai ha scelto questo testo di Yannis Hott?
Conosco Yannis da molti anni. Con lui noi di “Sipario” abbiamo un contratto che lo impegna come drammaturgo a consegnarci tre testi all’anno. Come direttore di “Sipario “l’ho messo sotto contratto poiché in lui ho scoperto un autore che ama costruire senza farsi notare, È impegnato sul sociale, sulla condivisione di sentimenti positivi, ha visioni umanitarie, come pace, amore, accoglienza, libertà.
Com’è lavorare di nuovo con Vincenzo Bocciarelli?
Il giovane attore Vincenzo Bocciarelli l’ho scoperto anni fa quando misi in scena “Processo agli innocenti” di Carlo Terron, con Marisa Fabbri, al Teatro Manzoni di Milano e poi vi fu un altro incontro nel 1994 al Teatro Olimpico di
Vicenza. Già allora avvertii in lui un talento da fare emergere e quando ho trovato il testo giusto l’ho chiamato ed ho trovato sempre la sua disponibilità.
Infatti, con me ha interpretato “I Narcisi” di Carlo Terron, poi è stato mio figlio in “Papà, sei di troppo!” di Yannis Hott, dove fu eccezionale come interprete.
I nostri lettori sono molto curiosi: si può avere qualche anticipazione
sullo spettacolo? È prevista una tournée?
Questo spettacolo andrà avanti nel tempo perché Edipo è un personaggio che fa parte dell’immaginario collettivo, e la proposta che fa Yannis Hott è coinvolgente sia a livello emotivo, sia per le denunce che lancia. Lo spettatore si troverà di fronte ad un Edipo giovane che davanti alla morte di Giocasta, madre e moglie,( che si è impiccata) si acceca; cosa c’è di più drammatico di questa situazione? E poi ritrovarlo cieco, vecchio e mendicante, poiché da re rinuncia al trono per non esserne più degno, compie l’ultimo viaggio per morire per sua scelta senza funerali né privati né di Stato nel bosco sacro delle divinità Eumenidi. È in questo momento di commiato che Edipo invoca la libertà per gli esseri umani soggiogati da poteri assassini, la cronaca odierna ce lo insegna, nel segno della pace. Sarà uno spettacolo che solleciterà i genitori a conoscere l’esistenza di Edipo per prendere coscienza di cos’è l’amore. Prevediamo un lunga tournée sia in Italia che all’estero.
Le musiche sono di Antonio Fortunato, scene e costumi di Tiziana Gagliardi,
assistente di produzione Letizia Farascioni, ufficio stampa Francesco Caruso Litrico. Si ringraziano in particolare: Academy International Iber Counint, FL Management, Boscovivo, Trattoria Antonio, Beauty Hall, Romanazzi, Mandrarossa vini, la rivista Sipario, la fondazione Carlo Terron, compagnia sociale “La Contemporanea”, compagnia teatro “Helios”.