Riproponiamo un interessante articolo tratto dalla testata Comedonchischiotte.
Amanti, escort, presunte tangenti, malaffare, nomine pilotate e persino il caso David Rossi, sono i temi che emergono dall’analisi della documentazione (esposti vari e materiale audio) agli atti del processo innescato dal leader di Italia Viva. L’affermato Avvocato Carlo Taormina difensore di Alessandro Maiorano, con la solita schiettezza che lo contraddistingue e gli rende onore, ci rivela fatti inediti e verità scottanti.
Il processo penale tra il senatore Matteo Renzi e l’ex dipendente di Palazzo Vecchio Alessandro Maiorano è nel pieno della fase preliminare; la prima udienza ha già avuto luogo e quella che era stata fissata per il 12 Aprile scorso è stata rimandata al giorno 8 Giugno 2023. Il GUP Angelo Pezzuti del Tribunale di Firenze, a cui è stata affidata le richiesta di rinvio a giudizio decisa dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli, dovrà pronunciarsi se rinviare o meno a processo, con l’accusa di stalking e diffamazione il Maiorano, difeso dall’Avvocato Carlo Taormina.
Ci siamo già occupati della vicenda, pochi mesi fa, attraverso un’intervista ad Alessandro Maiorano pubblicata sul nostro portale web.
In sostanza il senatore Matteo Renzi lo ha denunciato, per i noti video e post, che l’istrionico e cd “bandito di Firenze”, avrebbe postato con estrema frequenza sui suoi profili social, dove rende pubblici, fatti non proprio edificanti riguardanti appunto la vita privata e non, del noto politico fiorentino. Maiorano ci ha messo a disposizione buona parte del materiale che si trova agli atti del processo, incluse le registrazioni audio da lui prodotte alla Procura del capoluogo toscano, a testimonianza della veridicità di quanto lui stesso affermerebbe.
In virtù dell’importanza di questi scottanti documenti di interesse pubblico, appurata leggendo le carte ed ascoltando le registrazioni in nostro possesso, siamo andati a chiederne conto al suo avvocato difensore: il professor Carlo Taormina, già noto alle cronache per il caso del delitto di Cogne, ma potremmo elencarne una infinità di più importanti [1] – oltre ad essere un avvocato di fama nazionale ed internazionale è stato anche deputato della Repubblica dal 2001 al 2006 e per un periodo brevissimo sottosegretario al Ministero dell’Interno nel governo Berlusconi II.
Famosa una sua dichiarazione – in seguito al periodo da deputato, sottosegretario e avvocato di Berlusconi – che rende perfettamente giustizia alla schiettezza del personaggio, certamente non in linea con la pochissima trasparenza che caratterizza buona parte dei politici e degli uomini di Potere che guidano il Sistema-Italia:
«Molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere» (1)
Come potrete leggere nell’intervista, le risposte dell’Avv. Taormina a domande seppur impegnative, non sono mai banali. Anzi, è alquanto apprezzabile il suo più che palpabile sforzo, nel voler lanciare ai nostri lettori e al popolo italiano, un chiaro messaggio di Verità di fronte all’indecenza del sistema di potere che guida questo paese ormai da troppo tempo.
Amanti, escort, presunte tangenti, malaffare, nomine pilotate e persino il caso David Rossi, sono i temi che emergono dagli atti del processo innescato dal leader di Italia Viva. L’Avvocato Taormina con la solita schiettezza che lo contraddistingue e gli rende onore, ci rivela fatti mai svelati finora di enorme gravità che mettono a rischio la già precaria tenuta delle nostre istituzioni.
Avvocato Taormina, Alessandro Maiorano ci ha fornito documentazione e materiale audio che riguarda le vicende in dibattimento. Ci conferma che queste registrazioni sono agli atti del processo in corso?
A prescindere dalle modalità con le quali Alessandro Maiorano si è espresso nelle varie sedi mediatiche relativamente ai comportamenti di Matteo Renzi, ogni circostanza di fatto è supportata da documenti e da registrazioni telefoniche o ambientali da lui personalmente curate. La maggior parte di questi documenti e registrazioni è stata sequestrata dall’Autorità Giudiziaria al Maiorano. Altra parte è stata da lui prodotta ed acquisita. Il dibattimento renderà pubblica ogni cosa.”
Una testimonianza parla di un giro di presunte escort dentro la casa romana dell’allora presidente del Consiglio Renzi e della sua scorta che veniva usata per accompagnare le ragazze. Senza entrare nel merito dell’aspetto etico e morale, dal punto di vista giuridico può essere ravvisato qualche tipologia di reato? E se sì, quale?
“Non è ravvisabile tipologia di reati nella pratica di escort da parte di nessuno, salvo che si tratti di minorenni o di interventi di persone dedite allo sfruttamento della prostituzione. La documentazione e le registrazioni presenti negli atti dimostrano la veridicità di quanto denunziato da Maiorano e di interesse giudiziario può essere il fatto di aver frequentato il noto appartamento con la complicità della scorta, donde un possibile peculato. Va da sé che, sul piano politico e morale, le condotte in esame siano censurabili.”
Si e’ sempre vociferato negli ambienti che contano di una relazione extraconiugale fra Matteo Renzi e Maria Elena Boschi e addirittura, negli atti depositati a giudizio, si parla di una gravidanza interrotta per colei che poi sarebbe diventata Ministro delle Riforme istituzionali dell’esecutivo Renzi. Ancora una volta, ciò che è privato incide sulla vita pubblica fino ad arrivare a condizionare delle scelte istituzionali e quindi la vita pubblica stessa. Che idea si è fatta di quegli anni in cui Renzi era premier?
“La documentazione e le registrazioni telefoniche ed ambientali confermano la relazione di Renzi con la Boschi ed anche la gravidanza interrotta, con dovizia di particolari e con indicazione delle varie complicità. Grave sarebbe se questo rapporto personale abbia determinato la nomina della Boschi a Ministro, ma Maiorano si ferma alla rilevazione dei dati, pur formulando plausibili illazioni. Ho sempre giudicato la presidenza Renzi molto negativamente per i contenuti delle sue iniziative. Penso alla strumentalità degli 80 euro rispetto alle elezioni europee. Penso a tutti i problemi legati a Banca Etruria e quant’altro: è giunto a cancellare il reato di “falso in scrittura privata” e questo potrebbe aver determinato la invalidazione dei i documenti bancari.”
Renzi, un Presidente del Consiglio davvero spregiudicato: in un colloquio audio, un presunto amico di uno dei suoi legali (Avv. Bagattini), prospetta una relazione sentimentale tra quest’ultimo e la Presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo. Come valuta questa voce alla luce delle rivelazioni contenute nel libro di Palamara (“Il Sistema”), dove si afferma, senza mezzi termini, che la nomina della Rizzo a capo del Tribunale fu confezionata dall’allora capo di governo Renzi attraverso il noto “sistema-Palamara”?
“Palamara ha dimostrato di essere un magistrato politicamente corrotto ed ha dimostrato quanto corrotta fosse (e sia) la magistratura, non solo politicamente, ma anche giuridicamente, come è accaduto nel caso della nomina del nuovo procuratore di Roma che si sarebbe dovuta scegliere in quel candidato che avesse assicurato un certo trattamento ad un determinato processo, quello a carico dell’allora Ministro Lotti, guarda caso del Governo Renzi. L’episodio della Presidente Marilena Rizzo resta nel medesimo ambito: politica, magistratura al servizio dei potenti e per l’ennesima volta si sono messi insieme, producendo una nomina che mi pare nessuno, per oggi, annulli.”
Un caso eclatante a livello nazionale è quello legato alla morte di David Rossi: dagli atti del processo emerge che ai noti festini senesi partecipassero anche un alto magistrato toscano ed alcuni noti imprenditori aretini legati all’ex capo del governo Renzi. Lo stesso imprenditore prefigura un sistema di potere basato sul ricatto reciproco – attraverso il possibile uso dei video dei suddetti festini – finalizzato al cimentarsi del malaffare e della conseguente copertura rispetto alla legge. Alla luce di tutto questo, ha notizie se la magistratura abbia aperto fascicoli a carico dei soggetti coinvolti?
“Conosco molti aspetti della vicenda legata alla uccisione di David Rossi, a cominciare dai festini cui parteciparono esponenti delle forze dell’Ordine e della Magistratura. Difendo una donna che fu personalmente presente e violentata durante quei festini e che mi ha fatto i nomi dei magistrati che parteciparono alle violenze subite. Il potere costituito non vuole accertate la verità. Ho messo a disposizione la teste oculare alla Commissione parlamentare di inchiesta e sono stati frapposti molti ostacoli alla audizione della donna che aveva puntato il dito anche contro un esponente delle forze dell’Ordine che era stato sentito dalla stessa Commissione. La magistratura ha aperto fascicoli ma si è ben guardata dall’indagare e quei fascicoli si sono chiusi.”
Cosa ne pensa della nuova Commissione d’inchiesta parlamentare sulla morte di David Rossi? Potrà mai fare veramente luce sugli accadimenti?
“La Commissione istituita nella scorsa legislatura ha commesso errori, ingenuità ed omissioni assolutamente non condivisibili. L’incapacità ha governato sovrana. Soprattutto, però, non si è voluto approfondire. Ritengo utile, giacché la magistratura ha buone ragioni per aprire e chiudere subito fascicoli o di non aprirli affatto, la costituzione di una nuova commissione, ma tutto sarà inutile se non si svolgono accertamenti a 360° sulla giustizia senese. Ricordo sempre che la mia testimone oculare è sempre a disposizione.”
Un altro fatto esposto riguarda una presunta tangente sull’affare Mater Olbia, l’ospedale costruito in Sardegna in partnership con la Qatar Foundation Endowment, che vedrebbe coinvolti Renzi, l’ex ministro Del Rio e Marco Carrai, Presidente di Toscana Aeroporti e console onorario di Israele in Lombardia, Toscana e Emilia-Romagna. Cosa ci può dire su questa grave commistione?
“La questione Mater Olbia ha bisogno di verità. Conosco gli atti ed affermo che la archiviazione disposta dalla Procura di Tempio Pausania è assolutamente inaccettabile, anzitutto perché non consegue ad una investigazione adeguata, la quale non ha nemmeno lambito Renzi, Carrai e del Rio. Ho parlato personalmente con l’imprenditore Marini che non ha dato l’impressione di essere un cacciatore di farfalle. E’ stato lui che ci ha fornito il numero di conto corrente ugandese sul quale sarebbe passata la maxi tangente o parte di essa.
Alla luce di quanto accaduto con il Quatar in ambito europeo, ritengo utile riprendere in mano la questione, interpellando Panzieri e compagni, i quali potrebbero dare un ottimo contributo.”
Alla luce di quanto emerso anche da questa intervista, e anche dai fatti che coinvolgono stati esteri, il “sistema Renzi” è un sistema interamente italiano?
“Io non posso dire di un “sistema Renzi”. Io parlo solo di fatti e non faccio deduzioni. So che Renzi ha denunziato Maiorano per averlo accusato di aver sperperato denaro pubblico e so che Maiorano è stato assolto. So che Maiorano ha denunziato Renzi per le fondazioni e per i rapporti esterni che passavano attraverso queste fondazioni e so che Renzi per queste operazioni è stato ampiamente investigato. Penso che la magistratura abbia sorvolato su Renzi fino a quando è stato capo del Governo e penso che lo abbia attaccato quanto è venuto meno il suo potere. E’ difficile per un tecnico prendere posizione. Sul piano politico la caratura arrembante del personaggio mi pare evidente.”
In considerazione delle prove raccolte, delle testimonianze e dei riscontri fatti in merito alle numerose vicende che racchiude questo processo, quali scenari crede possano emergere? Come finirà il processo di Alessandro Maiorano?
“Io penso che Maiorano sul piano oggettivo debba essere scagionato da ogni “accusa”: certamente dalla contestazione di stalking politico che per la prima volta viene formulata dalla magistratura italiana, perché il tutto rientra nella logica della critica politica; ma potrebbe essere assolto anche dalle contestazioni di diffamazione per la stessa ragione. Tutto, però, dipende dalla magistratura: da quale parte pende in questo momento? A voler essere obbiettivo, non posso disconoscere che talvolta Maiorano abbia ecceduto verbalmente, ma questa è colpa e non dolo di diffamazione, avendo sempre riferito fatti veri.”
Questo processo potrebbe mettere la parola fine alla carriera politica del senatore Matteo Renzi?
“La carriera politica di Matteo Renzi non sarà assolutamente condizionata dalle iniziative di Maiorano, semplicemente perché l’ha già condizionata! L’opera di controllo e di censura esercitate negli anni da Maiorano, per di più accompagnate da responsabilità della magistratura che hanno notevolmente voluto tutelare Renzi, ha lasciato il segno, ma non mi sento di fare previsioni per la imprevedibilità del potere ed anche del popolo italiano.”