Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo custodito un segreto. Che fosse il nostro, o quello di qualcuno a cui vogliamo bene. Ma con lo scorrere del tempo, il non detto aumenta in peso ed in volume e, talvolta, ci schiaccia.
Le tre giovani donne che troviamo al centro della scena, ci portano con loro in un estratto di vita quotidiana che si apre allo spettatore in totale leggerezza: dolcezza ed ironia la fanno da padrone sulla Scena, che si fa anch’essa da zero, insieme alla trama della storia. La scenografia inizialmente spoglia e “libera”, composta solo da una parete da imbiancare, finirà per essere uno spazio pieno di elementi e di colori; che ci mostrano di queste donne quello che loro non vorrebbero mai farci vedere: la loro condizione di malate terminali, che si scoprirà del tutto, sul finale della storia.
Il linguaggio del testo scorre dinamico e sereno fino a quando, il tempo, scandito dal suono di un telefono al quale è difficile rispondere, inizia a correre più veloce, ed il segreto che si nasconde fra le tre, diventa sempre più grande fino ad arrivare ad esplodere. E tutto si ferma di nuovo.
Tre donne, una stanza da dipingere ed un telefono che squilla spesso, sono questi gli ingredienti di “Dialoghi Irripetibili” che con l’alternarsi di dialoghi ritmati ed azioni sceniche e musica, accompagnano lo spettatore in un viaggio nel tempo, ed in tutto ciò che vorremmo dirci, ma che finché siamo vivi, non ne abbiamo il coraggio.
Le tre giovani donne che troviamo al centro della scena, ci portano con loro in un estratto di vita quotidiana che si apre allo spettatore in totale leggerezza: dolcezza ed ironia la fanno da padrone sulla Scena, che si fa anch’essa da zero, insieme alla trama della storia. La scenografia inizialmente spoglia e “libera”, composta solo da una parete da imbiancare, finirà per essere uno spazio pieno di elementi e di colori; che ci mostrano di queste donne quello che loro non vorrebbero mai farci vedere: la loro condizione di malate terminali, che si scoprirà del tutto, sul finale della storia.
Il linguaggio del testo scorre dinamico e sereno fino a quando, il tempo, scandito dal suono di un telefono al quale è difficile rispondere, inizia a correre più veloce, ed il segreto che si nasconde fra le tre, diventa sempre più grande fino ad arrivare ad esplodere. E tutto si ferma di nuovo.
Tre donne, una stanza da dipingere ed un telefono che squilla spesso, sono questi gli ingredienti di “Dialoghi Irripetibili” che con l’alternarsi di dialoghi ritmati ed azioni sceniche e musica, accompagnano lo spettatore in un viaggio nel tempo, ed in tutto ciò che vorremmo dirci, ma che finché siamo vivi, non ne abbiamo il coraggio.