Mimi il principe delle tenebre è il lungometraggio presentato fuori concorso al Festival di Locarno firmato da Brando De Sica: figlio d’ arte,dotato di una grande sensibilità personale ed artistica,Brando fa evincere in questo piccolo capolavoro di ricercatezza il suo amore per lo spirito napoletano che lo accomuna all’ indimenticabile nonno Vittorio.
La storia colpisce subito il cuore: Mimi è cresciuto in un orfanotrofio con una malformazione al piede,dopo 12 anni arriva Nando a liberarlo e ad insegnargli il mestiere di pizzaiolo. La malformazione viene vista come un segno del malocchio( anche in base a credenze medievali),e il poverino viene perseguitato da Carmeniello,il boss di quartiere.
Nella vita di Mimi’ entra però Carmilla,nobile discendente dalla famosa dinastia di vampiri di Vlad,ed insieme sognano di scappare in Transilvania.Il lato horror nel film si mescola alla napoletanita’,che sa di neomelodico,melodrammatico,romantico e grottesco.Le scene,girate in alta definizione a Cinecitta’,danno ampio spazio al gusto del macabro,che in alcuni momenti sfocia nel tipico splatter anni settanta,ma la linea conduttrice resta sempre quella romantica,in un abile esercizio stilistico che il talentuoso De Sica padroneggia mescolando più stili,che si intersecano perfettamente come una scala musicale in crescendo .Mimmo Borrelli,Abril Zamora,Domenico Cuomo e tutti gli attori fanno emozionare,nel bene e nel male,con i loro personaggi cuciti addosso alle loro personalità.Brando si diverte e fa divertire,gioca con la trama,che fa commuovere,spaventa,colpisce inaspettatamente.Un ghomhorror che aspettiamo presto al cinema,e che potrebbe sbancare i botteghini con una rivisitazione del classico horror elaborato da De Sica con un’ originalità senza pari.
Sara Nicoletti