In scena dal 12 al 15 ottobre 2023 al Teatro Gustavo Modena di Genova
La vida es sueño, è stato scritto da Pedro Calderón de la Barca nel 1635, ed è uno dei più grandi capolavori della storia del teatro.
Il titolo eloquentemente entra dentro il cuore stesso del dramma. Ogni cosa che ci circonda, ogni fatto che viviamo vero o presunto è un interrogativo. La vita è realtà o apparenza? E la realtà è veramente realtà o è solo l’appannamento di una visione? La trama genialmente entra dentro il caotico tema del sogno. Per l’universale Calderón le oniriche derive dell’essere umano portano a fare i conti con la propria coscienza. L’unico rimedio è ascoltare le voci della nostra sensibilità per esplorare i lati più reconditi della nostra identità. La vicenda si snoda attraverso i molteplici rimandi che abbracciano le tragedie greche. La storia del principe esiliato, una profezia, una dannazione, il gioco di identità nascoste e poi opportunatamente svelate sono ancora temi attuali. La nostra epoca non è molto dissimile al testo scritto nel 1636. Il nostro presente è tormentato da fake news che volutamente appannano la verità relegandola ad opinione. Nella nostra società è sempre più difficile distinguere il confine tra realtà e menzogna, tra il razionale ed irrazionale.
Il testo è portato sul palco dal regista inglese Declan Donnellan. Pluripremiato, già Leone d’Oro alla Biennale Teatro di Venezia nel 2016, Donnellan, sempre affiancato dallo scenografo Nick Ormerod, è uno dei maggiori registi europei del nostro tempo. Affrontando Calderón, si avvale dell’eccezionale cast di attori e attrici della Compañía Nacional de Teatro Clásico di Madrid, per un allestimento di straordinaria bellezza e vivacità, divertente e commovente.
Il regista Declan Donnellan dice:
«I classici resistono al tempo perché sempre parlano di oggi. Indagano la nostra vita, i nostri autoinganni e le nostre conquiste. Fare o Essere? Calderón suggerisce che la nostra principale paura non è la morte, ma il non-esistere, che è cosa completamente diversa. Ci chiede se il vero motivo per cui facciamo le cose non è tanto perché vogliamo farle, ma solo per dimostrare che esistiamo».
Lo spettacolo ben diretto e di sicuro impatto è recitato in lingua spagnola con sopra titoli in italiano ed è Patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia.
Giuliano Angeletti