Dal 9 al 21 gennaio 2024 al “Teatro Carignano” di Torino
“L’ispettore generale” scritta nel 1836 è uno dei capolavori teatrali di Nikolaj Gogol’. La trama prende vita nel XIX secolo in un piccolo paese sperduto della Russia. In questa cittadina la corruzione è un fenomeno dilagante quasi di ordinaria amministrazione. Tutto questo però desta il sospetto delle autorità centrali che decidono di porne rimedio. Il dirigente locale cade nel panico dopo aver ricevuto un messaggio che lo avvisa che da San Pietroburgo è in arrivo un risoluto ed incorruttibile ispettore generale. Il funzionario è stato inviato per controllare il suo operato e quello di tutti i burocrati della comunità. Il problema principe allora è quello di occultare le malefatte e le mancanze istituzionali. Un forestiero appena entrato nel villaggio viene scambiato per il temuto burocrate. Tutti gli amministratori allora per ingraziarsi i suoi favori offrono mance e regali di ogni genere allo straniero. Purtroppo, la persona a cui tutti stanno celebrando onori e riverenze non è il temuto ispettore ma Chlestakov, un viaggiatore, sprovveduto e scialacquatore. Subito il giovane disorientato da tante premure è quasi intimorito da tanto affetto. Poi quando capisce il sottinteso comincia a fare promesse fantasiose e precise richieste di denaro che nessun abitante nega anzi viene addirittura apprezzato per la sua apparente umiltà. L’unica sua paura è che qualcuno possa scoprire l’equivoco. Anche perché il temuto ispettore generale arriva davvero. Leo Muscato dirige un impeccabile Rocco Papaleo. Al suo fianco impreziosiscono la drammaturgia, Daniele Marmi, Giulio Baraldi, Marta Dalla Via, Letizia Bravi, Marco Gobetti, Gennaro Di Biase, Michele Schiano di Cola, Michele Cipriani, Marco Vergani, Marco Brinzi, Elena Aimone e Salvatore Cutrì. Ottima la direzione di Leo Muscato. Rocco Papaleo e i suoi bravissimi attori magnificano una spassosa commedia che mette in luce le ipocrisie e gli opportunismi del genere umano.
Giuliano Angeletti