É uscito venerdì 15 marzo 2024 su tutte le piattaforme digitali “Souls“, il nuovo singolo del progetto Monolith Grows!. Il primo capitolo svelato da “Fear Makes You Pale”. É il brano che ha gettato le basi della collaborazione con Carmelo Pipitone, che ne è il produttore artistico, ma anche quello in cui esce l’impronta “pop” della formazione. “Souls” è un percorso emotivo, sfaccettato da vari stati d’animo. É un viaggio di ricerca e redenzione, ed infine una richiesta d’aiuto, con chitarre acustiche ad addolcire la solida struttura delle elettriche, che caratterizzano il brano. La vera protagonista è la voce, un testo intimo e d’impatto per semplicità, ricorrenza e melodia.
Il nuovo album “Fear Makes You Pale” è in uscita per All Right Riserva Recordz.
Noi li abbiamo incontrati per farci raccontare che cosa stavano combinando, e siamo partiti dalla loro collaborazione con Carmelo Pipitone.
Perché Carmelo Pipitone ha pensato che vi sareste opposti all’utilizzo di una chitarra acustica in questo nuovo brano? Com’è andata?
Questa domanda andrebbe girata a Carmelo 😊. Credo che l’impressione di Carmelo sia nata soprattutto dall’ascolto dei precedenti lavori, dove le chitarre elettriche, l’effettistica e la sezione ritmica la facevano da padrone. Usare una chitarra acustica non significa diventare Pop, dipende come la usi e Carmelo è lo fa da maestro per il nostro genere. Com’è andata lo vediamo dal risultato, il pezzo funziona e siamo molto soddisfatti.
Come descrivereste Pavullo Nel Frignano, località da dove venite, per chi non c’è ancora stato? Un posto imprescindibile dove vi trovate spesso?
Pavullo N/F, artisticamente parlando è un piccolo gioiello vedendo il resto dei comuni della provincia. Ci sono 3 scuole di musica, scuole di danza e molte iniziative che coinvolgono la gente di tutto l’appennino circostante. Oltre a questo come Monolith Grows da una decina di anni com collettivo Louder organizziamo il Louder Rock Fest, festival estivo dove hanno suonato band locali e realtà nazionali.
Oltre a questo, le band ci sono parecchie realtà e band locali con cui collaboriamo e cerchiamo di supportarci. Quello che manca è un vero locale che faccia musica dal vivo, ma senza spoilerare nulla, potrebbe arrivare presto. Imprescindibile è la nostra saletta dove è nato FMYP.
Siete attivi da ben 10 anni. La musica e il mercato è cambiato dal 2014?
Come tutte le cose anche il mercato musicale si è evoluto, nella direzione che già stava prendendo 10 anni fa. Tutto si fa sui social e per sfondare devi accumulare ascolti e visualizzazione. Nel bene o nel male è quello che ha distrutto le grandi etichette discografiche della concezione di un tempo. Oggi tutti, con poco budget o esperienza possono produrre e registrare la propria musica. Uno degli aspetti principali è il messaggio che si vuole dare. Speriamo che il nostro arrivi a chi ci ascolta.
Avete condiviso il palco con nomi del calibro di Canali e Rossofuoco, Nick Olivieri… Qualche aneddoto che non avete mai raccontato a nessuno?
Beh, se non lo abbiamo mai raccontato a nessuno un motivo ci sarà 😊
A parte gli scherzi, è sempre bello poter osservare i professionisti sul campo e cercare di cogliere il dettaglio o quello che avviene nel backstage. È proprio in quei momenti che chi poi vedi sul palco ti appare più umano.
E ora?
E ora non vediamo l’ora delle prossime uscite e del nostro disco per tornare a calcare quanti più palchi possibili. Noi siamo animali da live ed è questo che più di tutto ci manca in questo periodo.
Morgana Grancia