Umbria Jazz Festival, Perugia. Sabato 13 luglio 2024
Uno show pirotecnico, un Lenny Kravitz – visto che siamo ormai a un passo dall’inizio dei Giochi di Parigi – in forma olimpica. Due ore abbondanti di grande musica, con un set possente e molto rock, band a mille (con il chitarrista e la batterista in particolare evidenza), pubblico in delirio. La tappa perugina del “Blue Electric Light Tour 2024” del cantante americano era attesa come uno degli eventi clou di “Umbria Jazz 24”, e così è stato: i fan – Arena da tutto esaurito – sono stati accontentati, e ricorderanno senz’altro questa serata come un’esperienza unica.
Guidato dallo spirito dei numi tutelari Hendrix, Sly Stone e Prince, Lenny ha travolto la folla con la sua musica che, guardando al passato, coniuga rock classico, psichedelia, soul e funk, con giusto un tocco di elettronica, ottenendo una miscela semplicemente irresistibile. L’artista ha esibito carisma, presenza scenica e look stiloso (molto 70s), come sempre, ma anche grande complicità con un pubblico adorante e letteralmente ai suoi piedi. Accanto a brani tratti dall’ultimo disco (TK421 e la notevole Paralyzed), Kravitz e la band hanno offerto esecuzioni impeccabili delle canzoni più celebri del repertorio, a partire dall’energico inizio di Are You Gonna Go My Way, passando poi per Believe, I Belong to You, Stillness of Heart, Fear (allungata da una trascinante jam session), Again, It Ain’t Over ‘Til It’s Over, per arrivare a Fly Away, American Woman, Always on the Run e al gran finale di Let the Love Rule, “bis” durante il quale, scortato – ma non troppo – dalle guardie del corpo, Lenny Kravitz ha lasciato il palco e si è regalato un lungo bagno di folla, attraversando l’Arena in lungo e in largo per abbracciare, fare foto e firmare autografi, tra l’incredulità generale. Un momento molto emozionante, che ha completato la transizione di questa serata da “semplice” concerto a rito collettivo mistico. Peace & love per tutti.
Francesco Vignaroli
