Alessandra ha 23 anni, abita in Provincia di L’Aquila e nella vita possiede qualifiche sportive riconosciute dal CONI in ambito del fitness e bodybuilding, ottenuto al fianco di un percorso di studi importante che l’ha portata a laurearsi in Biotecnologie alimentari all’università degli studi di Teramo. Da qualche tempo ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della fotografia con sempre più passione e lei ha tutta l’intenzione di continuare “ad ampliare le mie conoscenze perciò sotto questo punto di vista sono work in progress”.
Com’è nato il tuo legame con la fotografia?
È nata per caso da un vicino di casa che mi ha fatto il primo shooting sulla ferrovia quando avevo 16 anni. Ad oggi è diventato un lavoro che mi porta a viaggiare parecchio e che mi ha donato molta più sicurezza in me stessa.
Com’è stato questo percorso?
Tutto si è evoluto con molta lentezza in quanto ho preferito dar priorità allo studio. Da quest’anno è diventato per me un vero e proprio lavoro in quanto ho ampliato i generi e migliorato le pose e la confidenza con il set e con il mio corpo. Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza di fotografi in grado di arricchirmi come modella.
Infatti hai iniziato a costruire un bagaglio di esperienze davvero importante.
A maggio ho iniziato a posare per fotografi importanti di Roma e dintorni, ho partecipato ad un workshop con circa 100 fotografi dal quale sono venute fuori ottime collaborazioni… una delle quali mi porterà a Parigi a settembre.
Cos’è per te oggi la fotografia?
La fotografia è un’arte, la più “adatta” per così dire al nostro tempo veloce e dinamico. Una foto è facilmente paragonabile a un dipinto per fare il quale però ci vogliono mesi, forse anni, che ora non possiamo permetterci. L’arte è un lusso e la fotografia invece si avvicina a tutti. A me personalmente ha dato tanta sicurezza come donna e come persona, curando degli aspetti che prima erano punti deboli del mio carattere. Mi ha dato la forza ed è stata una grandissima palestra per allenarmi a fregarmene del giudizio della gente.
Che rapporto hai col mondo dei social?
Lo definirei controverso perché lo reputo quasi una dipendenza, ma non mi sento disposta a perdere troppo tempo nella mia giornata per crearne contenuti. Non mi reputo un’influencer e, al contrario, sono parecchio influenzata da chi davvero lo è in ambito di make up. Sui miei canali social, desidero veicolare un’immagine di persona libera dai giudizi altrui e dai vincoli sociali, di donna intraprendente e indipendente. Adoro avere attenzioni ma quando son troppe mi infastidisco terribilmente.
Che ragazza sei nella vita di tutti i giorni?
Nel quotidiano sono la persona più introversa e tranquilla del mondo. Nel modo di vestire sono molto esuberante: non mi interessano i centimetri di pelle scoperti, l’importante è che io mi senta a mio agio. Ciò che mi differenzia dalle altre ragazze non è nel mio lato esteriore.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Innanzitutto quello di riprendere l’università e completare la laurea magistrale, poi di proseguire a lavorare come fotomodella nei weekend. Tra 10 anni spero di poter vivere in un posto che mi appaghi, con una stabilità lavorativa e tranquilla emotiva.
Manuele Pereira
