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“Fake”: il nuovo singolo di Shasa

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Shasa (Rovigo, classe 2000) fin da piccola dimostra di avere affinità con la musica, partendo dal ballo, alla chitarra, al piano, e da 6 anni a questa parte con il canto. Nasce in una famiglia molto particolare e cresce traumatizzata dalla figura paterna della quale riesce a liberarsi in tarda adolescenza. Per colpa di questi traumi si è sempre isolata da tutti e da tutto, tranne dalla musica, che le ha salvato la vita diverse volte. Nonostante tutto, lei ringrazia il suo pesante passato perché ora è a conoscenza del suo potere, del suo valore e della persona che è. Lei è un tutt’uno con l’arte, con una gran voglia di mettersi in gioco. Per poter apprendere più nozioni musicali, ha cambiato diverse accademie di musica. “Fake” è il suo nuovo singolo disponibile sulle piattaforme digitali di streaming  e in rotazione radiofonica dal 21 giugno 2024. Si tratta di un  brano è volto a incoraggiare ogni persona “di facile preda” che hanno subito e subiscono una violenza mentale che logora testa e cuore. Proprio l’artista ci parla di questo brano in questa intervista.

Ciao Shasa, bentrovata al Corriere dello Spettacolo. “Fake” è una canzone autobiografica che racconta una sofferenza che con fatica è stata superata. Ci racconti come e perché nata questa canzone?

“Fake” è una canzone nata in un momento brutto della vita. Praticamente, ho conosciuto un ragazzo attraverso i social che mi ha conquistata, aveva dei modi che mi hanno conquistata, ma che via via si è rivelato un vero “Fake”, quindi non era la persona che si presentava e che mi ha fatto credere di essere ma un’altra persona. Lo ho scoperto solo dopo due anni.  Di conseguenza, sono stata molto male, a questa persona ci credevo, mi sono fidata, tanto che gli avevo raccontato tutto di me, anche cose che non avevo detto mai a nessuno. Proprio per questo brutto vissuto è nata “Fake”, l’ho scritta pensando che non sono l’unica ad aver vissuto questa cosa, ma ci sono tante persone rimaste e che rimangono vittime di queste situazioni. Anche se un po’ mi vergogno di raccontare questa disavventura, ma penso che ci sono persone che possono essere vittime della stessa situazione e sento il bisogno di dire a tutti di fare molta attenzione, perché ci sono persone pronte e molto brave a manipolarti e quindi mi sento di dire “stiamo molto attenti”.

Il tuo è un messaggio molto importante e di grande valore che ti fa onore. Giusto per farti conoscere dal nostro pubblico ti chiedo: La tua passione per la scrittura è nata con “Fake” o scrivevi già prima?

Ho iniziato a scrivere da piccolina, ma non ho mai dato peso a questa passione. Prima di scrivere “Fake” ho scritto un altro brano che sto valutando se fare uscire o meno. Si tratta sempre di un brano autobiografico, molto particolare, in cui racconto un’altra parte della mia vita.

Non raccontiamo cosa narra, lo faremo quando se deciderai di lanciare questo brano. Per ora torniamo a “Fake”, abbiamo detto che è un brano che vuole dare un messaggio importante a chi usa i social e per questo invitiamo il pubblico ad ascoltarlo. Che consiglio dai a tutte le persone che usano i social?

I social sicuramente sono dei mezzi bellissimi ma purtroppo possono essere altrettanto pericolosi e quindi non credere a tutto quello che passa attraverso loro, perché dietro ci possono essere persone che si costruiscono delle identità false, facendoci credere di essere persone che non sono. Tuttavia, non bisogna avere paura di usarli, bisogna essere se stessi nell’uso ma non dargli troppa fiducia perché non sappiamo chi sta dall’altra parte.

Sei una ragazza giovane, una ragazza che è nata o cresciuta proprio nell’era dei social. Per questo ti voglio chiedere: Secondo te questi social ci allontanano dalla nascita dei sentimenti, dai valori e dai rapporti d’amicizia, isolandoci un po’ dal mondo generale?

Secondo me, sì e no. Tutto dipende da come si utilizzano o come si vogliono  valorizzare. Penso che usare i social sia un modo per vedere anche cosa c’è dall’altra parte del mondo, e a me piace condividere o avere un pubblico anche al di fuori della mia cerchia. Però allo stesso tempo non bisogna essere schiavi dei social e quindi non bisogna stare sempre lì, ma anche staccare, uscire con gli amici e godersi i momenti che si passa con gli stessi.

Insomma, diciamo che ci sono i social, ma esistono anche altre cose, come gli amici, le persone care da vivere e godersi, i propri hobby e passioni come nel tuo caso quello della musica. Che cos’è per la musica?

Sì! La mia passione per la musica è nata fin da quando ero piccolina, ho sempre amato la musica, un mio zio era un chitarrista, lui e mia madre mi hanno trasmesso questa passione. Mi sono sempre circondata di musica. Comunque solo negli ultimi cinque anni ho avuto il coraggio di intraprendere questa strada e sogno di andare ad “Amici”. Al di là di questo, la musica è un qualcosa che sento dentro. Per me la musica è vita, salvezza, una medicina che mi ha salvata tante volte.

Io ti auguro di cuore che tu possa realizzare questo grande sogno di far musica, canzoni e ogni tuo desiderio e sogno. Grazie per questa intervista, buon lavoro e buona estate.

Grazie a te Giuseppe, un buon lavoro e buona estate anche a te, alla redazione e al pubblico che vi segue.

Giuseppe Sanfilippo

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