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Wu Weishan a Firenze

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Ancora un grande artista cinese Wu Weishan approda a Firenze, con una particolarissima mostra, appena inaugurata il 9 luglio 2024 presso il Salone dell’Accademia delle Arti del Disegno, dal titolo Wu Weishan – Marco Polo in Cina, visitabile fino al 28 luglio.

La mostra vuole celebrare il settimo centenario della morte di Marco Polo (morto a Venezia nel 1324), figura chiave nella storia degli scambi economici e culturali tra Italia e Cina, noto come uno dei primi viaggiatori verso l’Estremo Oriente, dove ebbe un ruolo molto importante presso la corte imperiale della dinastia Yuan, divenendo consigliere e diplomatico del Gran Kublai Khan, intessendo fondamentali rapporti di scambio con la cultura cinese, e il primo a redigere un dettagliato resoconto dei suoi viaggi con il suo libro Il Milione.

Wu Weishan, figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea cinese, tra i più importanti scultori della nuova generazione del suo paese, ha voluto rappresentare Marco Polo proprio come viaggiatore a cavallo, attraverso una imponente fusione in bronzo, ed altre sculture e opere pittoriche eseguite ad inchiostro su carta di riso.

Il Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno Cristina Acidini fa notare come nelle opere pittoriche presenti in mostra, dove campeggia la tradizionale calligrafia cinese: “…ripensata in uno spirito originale e innovativo anche chi non conosce la lingua cinese, pur senza comprendere il significato letterale delle iscrizioni, riesce ad apprezzare i rapporti proporzionali tra le sequenze di ideogrammi e le parti figurate, corrispondenti a canoni diversi dal sentimento occidentale e tuttavia portatori di una ispirata e raffinata armonia.”

Il professore Antonio Di Tommaso, Presidente della Classe di Scultura dell’Accademia delle Arti del Disegno e curatore della mostra, dice di lui: “Credo che il compito storico di Wu Weishan nellarte contemporanea cinese sia quello di aver portato un rinnovamento nella scultura della Cina, attraverso lo studio appassionato della sua civiltà artistica e il confronto con lOccidente. Le opere che vediamo in mostra a Firenze sono un ponte tra il suo Paese e la scena artistica internazionale, perché larte è una lingua universale, comprensibile da tutti i popoli. Non a caso tra i principali obiettivi del maestro, spicca la condivisione della bellezza e dei valori etici più alti delluomo”.

Guan Zhongqi, Console generale del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, ha dichiarato: “Il Sig. WU Weishan, direttore del Museo Nazionale d’Arte della Cina, è un grande artista celebre a livello internazionale, nonché un vecchio amico di Firenze.  Nel 2019, il direttore Wu è stato insignito del titolo di Accademico Onorario dell’Accademia delle Arti del Disegno. Nel 2020, il direttore Wu ha donato la sua maestosa opera scultorea dal titolo ‘Dialogo oltre il tempo e lo spazio: il maestro dell’arte italiana Leonardo da Vinci e il pittore cinese Qi Baishi’ alla città di Vinci. Oggi, 4 anni dopo, in occasione del settimo centenario della morte di Marco Polo, l’apertura della Mostra di WU Weishan, ‘Marco Polo in Cina’, ha un grande significato storico e culturale.  In questa mostra, gli oggetti creativi del direttore WU Weishan includono figure iconiche della cultura tradizionale cinese come Confucio, Laozi, Li Bai e Du Fu, nonché figure importanti della cultura occidentale come Marco Polo, Freud ed Einstein. Oltre alle sculture, saranno esposti anche molti dei suoi dipinti cinesi a inchiostro. Questa mostra dimostra pienamente i sentimenti umanistici del direttore Wu Weishan di ‘armonia tra uomo e natura’ come artista cinese e la sua visione internazionale di prestare attenzione al destino comune della società umana. Si tratta di un’integrazione profonda della cultura e dell’arte cinese e occidentale”.

Il noto artista cinese, che ricopre tra l’altro l’incarico di direttore del Museo Nazionale dell’Arte della Cina, ha voluto così celebrare la centenaria relazione che intercorre tra l’Italia e la Cina.

La mostra fiorentina è stata ideata e curata da Qiu Yi, Presidente dell’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia, ormai noto a Firenze per la sua opera di fecondo artista contemporaneo, ma anche per il suo ruolo di fervido organizzatore di eventi come questo, che hanno lo scopo di animare un interscambio culturale e artistico tra Italia e Cina, che Qiu Yi porta avanti con grande impegno ormai da anni.

Wu Weishan, nato a Dongtai, nella provincia di Jiangsu in Cina nel 1962, ha promosso attivamente l’arte cinese sulla scena mondiale, dando un grande contributo allo scambio culturale internazionale della Cina, tanto da ricevere importanti riconoscimenti in patria e anche all’estero. Nella sua opera si può riconoscere una personale comprensione della scultura classica cinese, ma anche di quella europea, ricercando nei grandi maestri orientali e occidentali la loro poetica più intima.

Il Presidente dell’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia, ideatore e organizzatore della mostra Qiu Yi, scrive: “La sensibilità umanistica e la fierezza della nazione cinese espresse dal professor Wu Weishan conferiscono anima e spirito alle sue opere; esse riflettono non solo ‘Yi’ della tradizione scultorea cinese antica, ma trasmettono anche lo spirito della ‘Xie (Scrittura)’ tipico dell’inchiostro cinese, vuole dire ‘Xie Yi cinese’. La ‘pennellata’ e l’uso dell’inchiostro nelle sculture di Wu Weishan sono come le sfumature dell’inchiostro cinese nello spazio tridimensionale della scultura. Le opere del professor Wu Weishan si distinguono dal post-impressionismo e dall’espressionismo; esse mostrano la complementarità di luci e ombre dell’arte occidentale, ma esprimono anche la filosofia orientale dell’ ‘unità tra cielo e uomo’ aprendo uno spazio di innovazione e futuro per la scultura cinese e mondiale”.

Questa è la sua prima mostra personale a Firenze, ma in realtà Wu Weishan è già conosciuto al pubblico italiano. La sua prima apparizione nel nostro paese è del 2012, quando le sue sculture sono state esposte nelle sale monumentali del Palazzo Venezia a Roma, con il suggestivo titolo: “Scolpire l’anima di una nazione”. Nel 2020 invece, per festeggiare il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, Wu Weishan è ritornato in Italia per donare al Comune di Vinci due sue sculture in bronzo, alte più di tre metri, raffiguranti Qi Bai Shi e Leonardo, dove un maestro dell’arte italiana sta dialogando con un maestro della pittura moderna cinese, superando i confini spazio-temporali. Le sue sculture, spesso monumentali e dedicate a personaggi storici di vari tempi e paesi a partire dalla Cina, quali  Lao TzeConfucioLu Xun e Feng Youlan sono esposte in luoghi pubblici in Cina e nel mondo.

Proprio a suggellare questo ormai costante scambio culturale tra Italia e Cina va inserita anche la mostra dal titolo Pensieri nel cuore, di oltre cento opere di scultori accademici, aperta presso il NAMOC di Pechino (The National Art Museum of China) il 16 giugno scorso, grazie all’invito proprio del direttore Wu Weishan, e curata da Cristina Acidini, Antonio Di Tommaso, Vittorio Santoianni, Francesca Petrucci e Qiu Yi, Cristina Acidini ha scritto: “…a rappresentare con disegni e sculture una significativa rassegna di personalità artistiche, impegnate in ricerche diversificate e feconde di linguaggi in equilibrio variabile fra la tradizione e linnovazione. Al termine della mostra, unopera di ciascuno artista resterà nel museo cinese, a formare un nucleo permanente di origine italiana e fiorentina”.

Cecilia Barbieri

 

Accademia delle Arti del Disegno
www.aadfi.it
意大利中意当代艺术协会 – AA- Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia
www.aaccci.it

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