All’ interno dei tantissimi eventi legati al Festival della Transumanza, da poco concluso, lo spettacolo Di Gabriele Cirilli e della sua scuola di teatro ha visto brillare piazza XX Settembre di Sulmona gremita di gente.
Lo spettacolo è stato inserito nel cartellone degli eventi previsti nel Festival “TRA, la Transumanza che unisce”, promosso e finanziato dal Consiglio regione d’Abruzzo, che ha previsto appunto circa trenta manifestazioni nei comuni delle aree interne, tra cultura e iniziative alla scoperta dei territori agro pastorali.
Cirilli dopo tanti anni è tornato a esibirsi a Sulmona e, salutando con calore il pubblico sulmonese ha ricordato gli anni della gioventù vissuti al liceo classico, in cui piazza xx era il luogo di ritrovo sociale e culturale.
Era da tempo che non si vedeva la piazza che ospita la statua di Ovidio e ha tenuto a battesimo i giovani sulmonesi gremita di così tante persone. Per la comunità sulmonese sicuramente l’ idea di Cirilli ha fatto tornare a credere in quella piazza, che ha visto nascere sogni, amicizie e amori.
Lo spettacolo, suddiviso in due parti, ha visto andare in scena dapprima l’esibizione degli allievi del secondo biennio della “Factory” che stanno iniziando a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo e a cui il loro coach Cirilli insegna la capacità di sperimentarsi e mettersi alla prova.
Come quando nel brano donato dal cantante Nek a Gabriele Cirilli, per un problema tecnico un giovane talento non brilla nella sua performance, e con fermezza Gabriele sale sul palco, fa ripartire il brano per permettere al suo allievo di ri- esibirsi e ri- mettersi alla prova. Ed è questo che fa un bravo maestro che motiva i suoi discenti e li prepara alla vita artistica.
Nella seconda parte insieme a Gabriele Cirilli sono stati protagonisti gli allievi diplomatisi presso la sua scuola con un format comico e innovativo che è riuscito a intrattenere e coinvolgere il pubblico, regalando sorrisi.
Come un grande artista Gabriele Cirilli con tutto se stesso vuole dare la famosa opportunità ai suoi talenti di trovare il loro posto nel mondo e seguire il sogno di essere artisti.
Proprio come ha iniziato lui tanti anni fa trovando in Gigi Proietti il suo mentore, lui vuole esserlo per questi ragazzi che Sulmona ha battezzato davanti alla maestosità di Ovidio e che noi ci auguriamo abbiamo un futuro degno dei loro sogni.