LIDO DI VENEZIA, 2 SETTEMBRE – Pedro Almodóvar ci regala un nuovo film straordinario, “The Room Next Door”, presentato all’81° Festival del Cinema di Venezia. Il film, ispirato al libro “What Are You Going Through” di Sigrid Nunez, parla di due amiche che si ritrovano quando una di loro, Martha (Tilda Swinton), affronta un cancro terminale. Chiede a Ingrid (Julianne Moore), una scrittrice di successo, di accompagnarla nel suo ultimo viaggio. Questo rafforza la loro amicizia e le porta a discutere temi importanti come la dignità nella morte¹¹¹².
Almodóvar, con l’aiuto delle eccezionali interpretazioni di Swinton e Moore, realizza uno dei suoi film più profondi, affrontando il tema della morte come parte essenziale della vita. Il film ha ricevuto applausi unanimi nelle proiezioni per la stampa, con una standing ovation di 18 minuti¹³, ed è considerato un forte candidato per i premi finali. Sarà distribuito in Spagna il 18 ottobre, dopo i festival di Toronto e New York¹⁴.
Nella stessa giornata del festival, è stato presentato anche “Vermiglio”, il secondo lungometraggio di Maura Delpero. Il film racconta la vita quotidiana in un piccolo villaggio dell’Alto Adige durante la fine della seconda guerra mondiale. Lucia, una delle protagoniste, si innamora di un soldato siciliano, ma la loro storia d’amore ha un tragico epilogo. Delpero ha deciso di realizzare il film dopo la morte di suo padre, per preservare le tradizioni della sua famiglia¹².
Oltre al Leone d’oro a Peter Weir, il festival ha onorato anche il regista francese Claude Lelouch con il suo ultimo lavoro, “Finalemente”. Questo film, definito una commedia con canzoni, vede un personaggio ambiguo interpretato da Kay Merad che cambia ruolo incontrando vari personaggi del cinema francese. “Finalemente” è un’opera libera e stimolante di un regista di 87 anni che non ha ancora smesso di creare.
Antonio M. Castaldo