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Letture di fine estate

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Vi siete mai chiesti quanti Castelli sono sparsi su tutto il territorio italiano… e quanti in Piemonte? In questo breve articolo parleremo almeno in parte di alcuni manieri, con la sua storia. Per soddisfare la vostra curiosità in Italia esistono circa quarantacinquemila Castelli, Caseforti e Torri, solo in Piemonte almeno un centinaio, il territorio più “castellato del Piemonte” con numeri alla mano per sostenere tale affermazione, è la Provincia di Alessandria, con i suoi 43 castelli integri, se conteggiamo le Fortificazioni, residenze abitative su precedenti ruderi, oppure anche solo i resti o memorie storiche il numero aumenta ancora!

Tra questi, accenniamo brevemente il Forte di Fenestrelle che ben tutti conoscono per le sue dimensioni, sviluppato lungo tutto il fianco della sua valle. Il progetto venne presentato nel 1727 dall’ingegner Ignazio Bertola su richiesta del re Vittorio Amedeo II. Questo complesso fu eretto a 1200 metri sul livello del mare tra il XVIII e il XIX secolo perché la Val Chisone avesse questo tipo di protezione del confine franco-piemontese… senza esserne mai coinvolta in assedi degni di nota,  tranne per un articolo scritto dal giornalista Alessandro Barbero in cui citava un fatto sconvolgente: < La sera del 9 novembre 1860 una colonna di soldati in lacere uniformi turchine, disarmati e sotto scorta, marciavano lungo la tortuosa strada alpina che risale la Val Chisone erano prigionieri dell’esercito borbonico, uno di loro morì appena giunto nella Fortezza; nei giorni seguenti, 178 soldati su 1186 vennero ricoverati in ospedale e altri quattro vi morirono (…) >. Il suo fortilizio, fu progettato con tre fortificazioni chiamate: San Carlo, Il Tre Denti e il Delle Valli, uniti internamente da una scala coperta, con i suoi quattromila gradini la più lunga d’Europa paragonando la struttura alla “grande muraglia cinese, battezzandola come la grande muraglia piemontese”. Aprendo questo articolo, intendevamo parlarvi anche di un altrettanto valoroso forte che svetta imponente, con la sua maestosità, arroccandosi su uno sperone di roccia all’imbocco della Valle d’Aosta e il fiume dora Baltea, un affluente del fiume più lungo d’Italia: Il Po.  Questo Castello era considerato un baluardo strategico costruito come avamposto per dominare l’intera valle, a differenza del precedente questo ebbe molti scontri di guerra! Che ci sia del vero o meno a quanto si narra del Forte di Bard,  la sua imponente struttura, incuteva timore solo a vedersi, pare che furono le armate di re Teodorico nel periodo del medioevo, a costruirlo… ma noi limitiamoci ad allacciarci a una storia più recente, quella di Casa Savoia, Amedeo IV comprese il valore strategico di questa fortificazione, in particolar modo quando ostacolò in primis la discesa dei francesi in Italia e successivamente nell’anno 1800 il condottiero Napoleone, famoso per le sue campagne, decise di “varcare anch’esso il confine” scontrandovi con il gioiello di perfezione strategica, non potendolo appropriarsene lo definì in maniera dispregiativa < vilain castel de Bard>  che gli tenne testa sino a fargli rinunciare l’impresa. In seguito, quando ebbe sua l’Italia, come rivincita… lo fece demolire con lui altre principali fortezze. La storia lascia sempre delle sorprese, ben presto cambiò il colore della bandiera ritornando tricolore e col ritorno dei Savoia, Carlo Felice decise di ricostruire il valoroso Forte di Bard come lo vedete oggi… ma questa è un’altra storia…

 Daniele Giordano

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