È stata una vera festa quella per omaggiare il 75° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. L’evento, organizzato dal Consolato Generale Cinese di Firenze, si è tenuto il 26 settembre alle ore 19:30, presso la sala settecentesca del The St. Regis Florence, situato in Piazza Ognissanti.
Quest’anno 2024 è particolarmente importante, segnando anche il 20° anniversario dell’istituzione del Partenariato Strategico Globale tra Cina e Italia e i 700 anni dalla morte di Marco Polo.
Si è assistito a un bellissimo ricevimento, incorniciato dall’elegante e luminosa sala. Tante le istituzioni e gli invitati presenti, che hanno potuto deliziarsi con un buonissimo e variegato buffet, tutto composto da piatti tipici cinesi.
Durante la serata si è anche assistito a esibizioni da parte di danzatrici dell’Opera di Pechino, che hanno reso la festa ancora più piacevole e in linea con la tradizione e cultura cinese.
Presente era il Console Cinese di Firenze GUAN Zhongqi, che così si è espresso: “La Cina è diventata la seconda economia mondiale, compiendo un salto storico da una condizione di estrema povertà a una società moderatamente prospera. Oltre 700 milioni di persone sono state sollevate dalla povertà, raggiungendo con successo il primo obiettivo centenario.” Si è poi concentrato sulla collaborazione tra Cina e Italia: “La cooperazione in campo economico e commerciale ha raggiunto risultati fruttuosi. Il volume degli scambi bilaterali tra Cina e Italia ha superato i 70 miliardi di dollari per tre anni consecutivi, e la Cina è diventata il principale partner commerciale dell’Italia in Asia. I prodotti del “Made in Italy” di alta qualità, tra cui il vino rosso, l’olio d’oliva e i prodotti farmaceutici del “Made in Toscana” sono entrati in migliaia di famiglie cinesi e, allo stesso tempo, la produzione intelligente Made in China è molto apprezzata dai consumatori italiani.
La cooperazione nel campo della ricerca e dell’istruzione si sta approfondendo di giorno in giorno. Attualmente ci sono più di 20 università in Cina che offrono il corso di laurea della lingua italiana e gli studenti cinesi in Italia sono quasi trentamila, il gruppo più numeroso tra gli studenti internazionali. Non vediamo l’ora che ci saranno sempre più ragazze e ragazzi italiani che vengono in Cina come studenti di scambio per diventare i Marco Polo nella nuova era, promuovendo l’amicizia tra Cina e Italia.”
C’era anche l’On. Europarlamentare Dario Nardella, che ha affermato: “Cina e Italia hanno un rapporto consolidato ormai da anni. La collaborazione tra i due Paesi si è sempre più amplificata, sia sul piano culturale che economico. Mi fa piacere ricordare che la prima regione italiana a stipulare una forte cooperazione con la Cina è stata proprio la Toscana. D’altra parte si tratta di due Paesi con una storia profonda, i quali, nelle loro differenze, hanno sempre trovato un solido punto d’incontro.”
Hanno parlato anche la Sindaca di Prato Ilaria Bugetti e l’Assessore di Firenze Jacopo Vicini, che hanno ribadito l’importanza del legame tra le due Nazioni, sempre più consolidato e forte.
Presenti anche altre autorità, come: il Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Cosimo Guccione, il Presidente della Provincia di Prato Simone Calamai, il Presidente del Consiglio Comunale di Prato Lorenzo Tinagli, il Presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, il Vice prefetto di Firenze Vittoria Messere, il Vice prefetto Vicario di Prato Vincenzo Arancio, il Questore di Firenze Maurizio Auriemma, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Firenze Luigi De Simone, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze Bruno Salsano, la Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze Alessandra Petrucci, il Direttore del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini Giovanni Pucciarmati.
Un ricevimento quindi all’insegna dell’istituzione e della festa, un connubio che ha dato vita a un evento gradevole e riuscito, per omaggiare al meglio il 75° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
Stefano Duranti Poccetti
