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Tutti i brani dei Love Shower Love

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2002-2009: 7 anni in cui i Love Shower Love hanno attraversato generi e formazioni con nomi diversi. Dal post-grunge anglofono degli Ashen Wave, insieme al cantante Fabio Cantù, all’indie rock italiano dei LaCorte, con la formazione a 4 che sarebbe poi diventata quella definitiva, seppur con un ritorno all’inglese e a suoni più alternative. Ora la band ha deciso di pubblicare sulle piattaforme di streaming, disponibile da martedì 15 ottobre 2024 per Gelo Dischi, in una nuova versione rimasterizzata, tutti i brani rimasti ancora inediti per il digitale, come conchiglie che risalgono dalla risacca. Per rispondere alla domanda: “Comeravamo”, anzi, “Londa, che eravamo”.

Questa raccolta celebrativa viene accompagnata da un nuovissimo singolo, “Lido Caina”, che segna il ritorno alla lingua italiana. Una cavalcata garage allucinata con un ritornello che ricorda un mantra insieme euforico e disperato.

Siamo partiti da Spotify, che in quei primi anni Duemila non c’era, ed ecco cosa ci hanno raccontato.

Che rapporto avete oggi con Spotify e in generale l’ascolto di brani in digitale? 

Amore e odio. Da un lato, la grande disponibilità delle sue library consente di ripescare con facilità interi cataloghi di band che meritano di essere scoperte o riscoperte, ma anche di abbattere i pregiudizi fra i generi che definivano gli ascoltatori della nostra generazione. Dall’altro, si tratta di un servizio che basa la sua ragion d’essere sulla compulsività: dell’utente, sollecitato a consumare brani su brani senza tenerne una vera e propria memoria, con il concetto di album come unicum che va a scomparire in favore dell’approccio playlist; e di chi compone sollecitato a produrre continuamente contenuti, per poter mantenere visibilità e sostenibilità del suo progetto.

Come mai avete deciso di pubblicare i vostri vecchi brani su Spotify, dopo così tanti anni? Puntate anche a nuovi ascoltatori? 

Proprio perché il nostro, di catalogo, non ci era sembrato completo. In primis è stato un regalo a chi ancora si ricordava di noi e si adattava ad ascoltarci in mp3 scaricati in locale. Se poi nuovi ascoltatori vorranno salire a bordo, daremo loro il benvenuto: del resto, pare che persino il nu metal sia diventato un trend su TikTok (no comment).

E come vi immaginate che siano, i vostri ascoltatori? 

Vecchi e borbottoni, ma con un cuore dissidente.

E voi invece che tipo di ascoltatori siete? Album o playlist? Digitale o dischi comprati nei negozi? Siete cambiati come ascoltatori nel corso degli anni?

Tutta la vita l’album: è la vera chiave di comprensione del gusto di un artista, al di là delle one hit wonder. Il digitale è comodo e funzionale a scoprire cose nuove con una bassa barriera all’accesso: poi una volta che ci si innamora di un progetto specifico, la visita al negozio di dischi è d’obbligo. Un paio di noi sono proprio collezionisti di vinili, da vero stereotipo radical chic. Ad ogni modo, crediamo che proprio l’avvento del digitale ci abbia aiutato ad abbandonare la nostra comfort zone, fatta in partenza di rock bianco maschile. L’esplorazione di generi che adesso amiamo come l’elettronica, l’R&B o il nuovo cantautorato è stata evidentemente incoraggiata dalla disponibilità di catalogo offerta da Spotify e altre piattaforme simili. Funzioni come il release radar dimostrano come il machine learning funzioni in maniera molto efficace nell’intercettare i gusti, ma senza limitarsi a un banalissimo “more of the same”.

E come musicisti? 

Speriamo proprio di sì. L’imprinting degli anni adolescenziali, in cui scopri cosa ti piace, non ti lascia più, e in questo senso ci sentiamo fortunati ad essere stati ragazzi in un‘epoca in cui questo voleva dire essere esposti ad una scena alternative di valore. Poi ovviamente abbiamo maturato sensibilità diverse, per espandere la nostra tavolozza espressiva. Da un punto di vista meramente tecnico, infine, impari a perdere interesse per la tecnica fine a sè stessa e prestare più attenzione al gusto, che è davvero la chiave che determina l’efficacia o meno di una soluzione all’interno del brano.

Morgana Grancia

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