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“Ninfa dormiente. I casi di Teresa Battaglia” da stasera su Rai 1

Data:

Una nuova serie con la profiler interpretata da Elena Sofia Ricci

LA TRAMA

Dopo il successo di “Fiori sopra l’inferno”, arriva un nuovo caso per Teresa
Battaglia. Tra le montagne friulane della Val Resia, viene ritrovato il corpo della giovane
poliziotta Marta Trevisan, apparentemente morta suicida con un colpo di pistola al cuore. Tuttavia, per la commissaria Teresa Battaglia, qualcosa non quadra in questa morte perché secondo lei si tratta di un omicidio camuffato da suicidio. Marta stava infatti cercando la verità su suo padre, accusato di aver ucciso l’amante Hanna, nativa proprio della Val Resia. Teresa Battaglia riesce a dimostrare che Marta è stata effettivamente uccisa, ma l’omicidio della poliziotta inizia a intrecciarsi, come i fili di una tela, con un quadro perduto da tempo e con la scia di morte che sembra seguirlo. Marta era entrata in possesso della “Ninfa Dormiente”, un ritratto dipinto con sangue umano.

La Ninfa ritrae il volto di una giovane donna il cui nome è andato perso. Teresa inizia quindi a domandarsi quale sia l’anello mancante. Perché Marta aveva il ritratto di una donna uccisa nel 1945? E per quale segreto è stata uccisa? Queste le domande che animano “Ninfa dormiente-I casi di Teresa Battaglia”, una serie tv in tre puntate, trasmesse in prima serata su Rai 1 a partire da lunedì 28 ottobre 2024 e il 26 ottobre il primo episodio in anteprima su RaiPlay. Tratta dal romanzo “Ninfa dormiente” di Ilaria Tuti, “Ninfa dormiente-I casi di Teresa Battaglia” è una coproduzione Rai Fiction-Publispei con il sostegno della Friuli Venezia Giulia Film Commission. Una serie con Elena Sofia Ricci, Gianluca Gobbi, Giuseppe Spata, Fausto Maria Sciarappa, scritta da Donatella Diamanti, Carlo Carlei, Mario Cristiani, Valerio D’Annunzio, Giovanna Koch, Vittoria Benedetti, regia di Kiko Rosati.

I PERSONAGGI
TERESA BATTAGLIA (Elena Sofia Ricci)
Teresa Battaglia è una donna dall’acume sorprendente. È disinteressata all’amore, perché per amore molti anni prima è morta dentro, ma non per questo cinica e rabbiosa. Incurante del proprio aspetto, Teresa è perennemente intabarrata nel suo giaccone imbottito, armatura che annulla e sfuma la sua femminilità, ma solo nelle manifestazioni più esteriori. Perché, nonostante le apparenze, Teresa non ha perso la dolcezza, la sensibilità e la capacità di indagare con grande empatia. Teresa non è solo chiamata a combattere contro altri esseri umani, ma anche contro un nemico insidioso: l’Alzheimer. La battaglia con questo avversario continua, perché Teresa Battaglia, nomen omen, combatte sempre senza arrendersi mai.

MASSIMO MARINI (Giuseppe Spata)
Giovane ispettore di origini siciliane, Massimo Marini è l’ultimo arrivato nella squadra mobile di Udine. Ambizioso ma ingenuo, Marini è spesso vittima delle vessazioni di Teresa che, nonostante lo provochi, è la prima a scorgere il coraggio e il talento del giovane ispettore, così come la sua fragilità. Le continue angherie cui Teresa lo sottopone, altro non sono che il tentativo di metterlo alla prova, dargli la forza per superare i propri limiti, restituirgli i suoi
insegnamenti e la sua esperienza. Potrebbe sembrare che lo odi, ma Marini ha capito che in realtà Teresa nutre per lui un affetto ruvido e sincero, che lui ricambia.

GIACOMO PARISI (Gianluca Gobbi)
Ispettore Capo, Giacomo Parisi è l’ombra di Teresa da diciotto anni. Ovunque lei abbia prestato servizio, Parisi l’ha seguita. La conosce meglio di chiunque altro e, dietro il guscio coriaceo di Teresa, sa riconoscere le ferite e le fragilità che l’hanno portata a essere la donna che è. Complice un carattere fermo e, al contempo, comprensivo, Parisi è l’unico che sappia davvero tenere testa a Teresa, capace com’è di comunicare con lei anche solo con uno sguardo.

ALBERT LONA (Fausto Maria Sciarappa)
Nuovo dirigente della Squadra Mobile e spina nel fianco di Teresa, Lona è il suo opposto in tutto: quanto più lei è impulsiva e istintiva, tanto più lui è rigido e rispettoso delle regole. È un uomo duro che ha messo la carriera al primo posto e si aspetta che tutti seguano i suoi ordini senza fare domande. Un carattere che non si sposa bene con quello ribelle di Teresa e che porterà ad aspri scontri tra i due. Anche perché Lona e Teresa hanno un passato condiviso che ha segnato entrambi. Avversari costretti a lavorare insieme, riusciranno a trovare un punto d’incontro?

ALICE (Marial Bajma-Riva)
Capelli blu, smalto nero, giacca di pelle, Alice è l’ultimo elemento a unirsi alla squadra di Teresa Battaglia e sicuramente il più anomalo. È un’esperta di Human Remains Detection, ovvero il ritrovamento di resti umani e tracce biologiche. Lei e il suo fedele cane Smoky sono i migliori sul campo, ma Alice mantiene un profilo basso perché la HRD è un’attività non ancora riconosciuta dalla legge in Italia. La morte di Marta Trevisan la porterà a incrociare Teresa
che non impiegherà molto a rendersi conto del potenziale di Alice.

LA PAROLA AL REGISTA: KIKO ROSATI

Girare la serie “Ninfa Dormiente,” tratta dal libro di Ilaria Tuti, è stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore. Sin dall’inizio, ho avvertito un’enorme responsabilità nel trasporre sullo schermo l’intensa atmosfera e i personaggi complessi che Ilaria ha saputo creare. Lavorare con un cast di attori così talentuosi è stato un vero privilegio e una fonte inesauribile di ispirazione. Elena Sofia Ricci, con la sua straordinaria presenza scenica e la profondità
emotiva, ha riportato sul set una magia unica. Ogni scena con lei si trasformava in un’esperienza emozionante, grazie alla sua capacità di immergersi completamente nel personaggio. La collaborazione con Elena ha alzato il livello ogni momento della serie, aggiungendo quel tocco di autenticità e pathos che solo un’attrice del suo calibro può offrire. Giuseppe Spata e Gianluca Gobbi hanno arricchito il progetto con le loro interpretazioni sincere e potenti. Giuseppe ha saputo incarnare con grande sensibilità e forza interiore il suo ruolo, facendo crescere il personaggio, mentre Gianluca ha portato una presenza carismatica,
riuscendo a dare vita al suo personaggio con una naturalezza disarmante. La sinergia tra loro e il resto del cast, sia quello della prima stagione sia le nuove entrate, ha creato un ensemble armonioso e coeso, capace di trasmettere al pubblico tutta l’intensità della storIa. La regione Friuli Venezia Giulia è stata molto importante come location, con i suoi paesaggi incantati e la natura incontaminata, ha offerto un palcoscenico perfetto per la narrazione.

La neve, in particolare, ha giocato un ruolo fondamentale, contribuendo a creare quell’atmosfera rarefatta e misteriosa tipica delle serie nordiche. Ogni ripresa all’aperto, immersi in quel candore immacolato, ha aggiunto un elemento di suggestione e bellezza visiva che è diventato parte integrante della narrazione.
La fotografia di Davide Sondelli è stata cruciale per ottenere questo effetto. Davide ha saputo catturare la luce e le ombre del Friuli in modo magistrale, dando vita a immagini di una profondità emotiva palpabile. Il suo occhio attento e la sua capacità di giocare con i contrasti cromatici hanno contribuito a creare quell’atmosfera tipica delle produzioni nordeuropee, rendendo ogni scena visivamente affascinante e narrativamente incisiva. In conclusione,
girare “Ninfa Dormiente” è stata un’avventura straordinaria, resa possibile grazie alla dedizione e al talento di un team eccezionale. Ogni giorno sul set è stato un viaggio emozionante, un’immersione in un mondo ricco di sfumature e di emozioni, che spero arrivi con la stessa intensità anche al pubblico.

LA PAROLA ALLA SCRITTRICE: ILARIA TUTI

Il personaggio di Teresa Battaglia è stato una felice intuizione, che ha cambiato la mia quotidianità portandovi esperienze straordinarie, come è straordinaria lei nel suo essere una donna normale: imperfetta, segnata da esperienze tragiche, ma determinata a vivere pienamente seguendo una vocazione, trasformando il dolore in un fuoco d’amore per le vittime e in compassione per chi è caduto schiantandosi al suolo.
Teresa è anche malata. Vederla rappresentata magistralmente e con profonda
sensibilità sulla prima rete nazionale è molto importante perché la malattia di
cui soffre – l’Alzheimer – è contrassegnata da uno stigma sociale particolarmente pesante. Mostrarla è un segno di vicinanza, significa far sentire le famiglie che ne sono colpite un po’ meno sole. Ringrazio la produzione, l’eccezionale e generosa Elena Sofia Ricci e tutti gli
attori, la troupe e Rai Fiction per questa opportunità che mi riempie di gioia
ed entusiasmo.

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