Corriere dello Spettacolo

“QUESTA NOTTE” è il nuovo singolo di neda

QUESTA NOTTE è il nuovo singolo di neda, con la partecipazione di nebulosa, artista urban rock. Non dormire la notte e passare ore infinite a ripensare al perché certi ricordi fanno fatica ad andare via. Ci si allontana e si ricerca altro, attese che non finiscono, per poi accorgerci che non siamo “le persone giuste al momento giusto”: questo è il tema principale di “QUESTA NOTTE“, nuovo singolo di neda, neo diciottenne emo punk che lascia a questa intensa ballad pop punk il ricordo di una notte dove sensazioni e momenti hanno reso più amaro il ricordo di un sempre più presente distacco. Un brano che ha il sapore di un addio.

E con lui abbiamo parlato della sua collaborazione con nebulosa, della sua voglia di mettersi in gioco e del suo futuro, musicale e non. Ecco com’è andata!

Cosa ti ha colpito di più di nebulosa, tanto da avviare una collaborazione su un brano che percepiamo così personale? Sei mai geloso dei tuoi pezzi?

Mi ha colpito il fatto che stessimo lavorando sullo stesso genere, in maniera molto simile, ma senza mai esserci conosciuti. È stata una scelta veloce, ci è venuta questa idea e ho detto “Perché no?”. Non sono molto geloso dei miei brani, anzi mi è capitato anche di cederli a persone che secondo me li avrebbero valorizzati più di me.

Quale brano invece ci senti di consigliarci di nebulosa, e che cosa può avere in comune con te, musicalmente parlando? E non musicalmente?

“Sogni troppo grandi” mi è piaciuta particolarmente.

Sicuramente abbiamo in comune l’accostamento fra futuro e passato nelle sonorità dei brani. Non musicalmente non saprei, dovremmo conoscerci meglio.

A cosa fa riferimento “neda”, il nome che hai scelto per il tuo progetto musicale? Hai avuto anche dei progetti musicali precedenti?

Quando ho scelto questo nome avevo 12 anni e avevo da pochissimo iniziato a fare musica. In quel periodo ero in fissa con Caneda, quindi ho scelto di chiamarmi così in suo tributo. Era una scelta un po’ giocosa e sinceramente, sul momento, non pensavo l’avrei tenuto. Solo che nello stesso periodo andai a trovare una mia cara zia lontana, che si è sempre fatta chiamare Nadia, quel giorno, dopo aver sentito il nome che avevo scelto, mi raccontò che Neda era il suo nome di battesimo, ma che non lo usava in quanto non le piaceva. Quel giorno decisi di portare questo nome al posto suo per il resto della mia vita.

A cosa non riesci a dire addio?

Alle sigarette. Ho avuto un passato difficile con benzo e alcool, attualmente sono astemio e mi sono ripulito da ogni cosa. Eppure le sigarette non sono mai riuscito a lasciarle, le odio, ma non riesco a convincermi a smettere.

E come deve suonare un brano di neda, per essere tale?

Punto tutto sui testi, sono l’unica cosa sulla quale non faccio mettere mano a nessuno. Quindi per il resto non c’è un vero suono che mi definisce.

Morgana Grancia

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