Al Teatro Carlo Felice di Genova
Non è mia abitudine recensire entrambi i cast delle opere rappresentante al Carlo Felice. Negli ultimi anni, forse per pigrizia o forse per gli aumentati impegni scolastici mi limito ad assistere alla prima o alla replica del mio turno di abbonamento: il mitico Turno C domenicale… Ma per questa Norma con la revisione del maestro Minasi e le due versioni della “Casta Diva” precisamente, questa del secondo cast in sol maggiore,era doveroso partecipare ad entrambe le serate e recensire entrambi i cast.
Non aggiungo altro sulla pessima regia, perché rimando alla lettura del mio precedente articolo, sempre su questo sito.Trovo invece interessante scrivere qualcosa sugli interpreti vocali di questo secondo cast ascoltati ieri sera,nell’ultima replica.
Fantastica sia scenicamente che vocalmente Gilda Fiume, allieva della nostra Mariella Devia, la cui interpretazione di “casta Diva” nella versione in sol maggiore è risultata perfetta sia vocalmente che scenicamente nonostante i costumi ridicoli (piviale da papessa?) fattele indossare. La coloritura magnifica, unita ad una estrema agilità, hanno reso la Norma di questa giovane cantante veramente degna d’essere ascoltata! Sentiremo sicuramente parlare di questa giovane nei maggiori teatri mondiali…
Meno equilibrato il Pollione di Antonio Corianò, anche se vocalmente impeccabile, non regge il confronto con il grande Stefan Pop di cui abbiamo scritto nel precedente articolo. Comunque , nell’insieme è risultato gradevole, anche se in alcuni momenti la voce non era al massimo delle sue reali potenzialità.
Molto brava Anna Dowsley, sia vocalmente che scenicamente, un’Adalgisa molto sicura e ben affiatata con la Fiume.
Mariano Buccino, ci ha offerto un’ottima interpretazione di Oroveso. Voce sicura e ottima presenza scenica. Anche di questo giovane cantante partenopeo sentiremo parlare presto nei maggiori teatri lirici.
Nel precedente articolo avevo omesso,colpevolmente, di citare Blagoj Nacoski, interprete di Flavio, ottimo vocalmente e molto adatto scenicamente, col suo prestante phisique du rol!
Applausi scroscianti alla fine dello spettacolo, con molte chiamate.
Concludendo, devo dire che, se non fosse stato per la regia, a dir poco fuori posto.avremmo gustato una Norma da manuale.
Arrivederci a giugno col Don Pasquale di Donizetti.
Stefano Ceniti
