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Hỳbris… Il dissacrante teatro di Rezza e Mastrella

Data:

 

In scena dal 4 al 9 giugno 2024 al “Teatro Carignano” di Torino

“Hỳbris” è una Produzione: “RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Teatro di Sardegna” ed una coproduzione: “Spoleto, Festival dei Due Mondi”. Antonio Frezza e Flavia Mastrella calcano la scena del Teatro Carignano con la loro esplosiva forza creativa.

“Hỳbris presso gli antichi Greci è l’orgogliosa tracotanza che porta l’uomo a presumere della propria potenza e fortuna e a ribellarsi contro l’ordine costituito, sia divino che umano, immancabilmente seguita dalla vendetta o punizione divina ( tísis ): concetto di fondamentale importanza in alcuni scrittori greci, specialmente in Eschilo”.

La  dissacratoria scrittura scenica di Rezza e Mastrella si concentra in una porta che durante la rappresentazione si apre e chiude più volte. La porta è una simbolica barriera che interrompe o lega seconda del momento la fusione tra due mondi. L’immateriale sarei e il razionale sono. Immerso in una confusione teatralmente voluta, il testo è umoristico, psicologico, lunatico e coinvolgente. Come si può riempire il vuoto, se il vuoto può essere solo un punto di vista? E la porta rimane una barriera che ci avvicina ma contemporaneamente ci allontana. Ognuno in quel mondo asettico perde sé stesso e l’orientamento perché aperto verso il nulla. Perché il nulla è l’essere prigioniero del corpo e dei suoi fatui bagliori. L’uomo è prigioniero delle sue gabbie naturali fatte di illusioni e false convinzioni.  In questo mondo perfino la certezza della morte è relegata ad un ruolo secondario. In questo mondo la porta  attraversata dal corpo si apre e chiude nel vuoto. Vuoto è anche chi bussa spesse volte ed attende che qualcuno percepisca il suo segnale e risponda dicendo semplicemente “chi è?”. Noi bussiamo troppo spesso da fuori per entrare nell’intimità di colui che da dentro è per volontà propria chiuso. Noi dovremmo invece bussare quando si esce perché l’esterno è aperto al mondo. Il mondo è un condominio non coatto come il dentro. La famiglia, la sera si barrica aggrappandosi a false certezze chiudendo in comune accordo la porta verso l’oltre. Perché quella minuta porta chiusa è come se fosse un punto e in quel punto per altro insignificante l’uomo è un circense domatore del suo stesso vivere.

Giuliano Angeletti

 

Hỳbris
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli e con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Sughi
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat: Flavia Mastrella
assistente alla creazione: Massimo Camilli
disegno e luci : Daria Grispino, luci e tecnica: Alice Mollica
macchinista :Andrea Zanarini
organizzazione generale: Marta Gagliardi Stefania Saltarelli
produzione: RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Teatro di Sardegna
coproduzione: Spoleto, Festival dei Due Mondi
ufficio stampa: Chiara Crupi – Artinconnessione

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