Notice: A non well formed numeric value encountered in /web/htdocs/www.corrieredellospettacolo.net/home/wp-content/plugins/td-social-counter/shortcode/td_block_social_counter.php on line 1176

É uscito venerdì 11 ottobre 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Angelae

Data:

É uscito venerdì 11 ottobre 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di angelae, alter ego musicale della cantautrice classe 1990 Angela Zanonato. Un nuovo capitolo dedicato a chi ha trovato il proprio posto nel mondo, a chi ha l’empatia per sentirsi parte di un mondo inevitabilmente sofferente, in attesa di un nuovo disco di prossima uscita.

Le abbiamo rivolto qualche domanda su questo brano, incontro di dolore ed emozione che ci ha colpito sin dal primo ascolto, ed ecco com’è andata.

Quando nasce ufficialmente il progetto di angelae, e come mai hai scelto di non usare il tuo nome di battesimo, Angela Zanonato?

Il progetto nasce ufficialmente nel luglio del 2019 quando è uscito il primissimo singolo “Quando credo” ma era già da molti anni che ci lavoravo, ho iniziato tra il 2013 e il 2014. Volevo un nome che potesse rappresentare me ma anche le mie canzoni, non immagino questo progetto come la presentazione della mia individualità ma allo stesso tempo, date le circostanze in cui mi trovavo, è nato come progetto solista, per  per cui ho scelto questo nome d’arte rubando la desinenza latina che può essere letta sia come genitivo e quindi rappresentare l’appartenenza ma anche come nominativo plurale e quindi dare l’idea della pluralità di persone e idee che lo compongono soprattutto ora.

Nel tuo percorso musicale, anche un album pubblicato nel 2020, un anno particolare per ovvie ragioni. Ti ricordi ancora com’è stata la tua prima quarantena? È stato un momento di sconforto o produttivo per te?

Sì certo, me lo ricordo bene, è stato un momento positivo per quanto riguarda la creatività e anche il vivere a dei ritmi più lenti, allo stesso tempo le difficoltà economiche che sono insorte, vivendo sia io che mio marito solo di musica e lezioni di musica, ci hanno fatto vacillare e passare anche dei momenti di grande sconforto. Abbiamo resistito e abbiamo continuato a credere di poter vivere di musica ma è stata dura e ne abbiamo portato addosso le conseguenze per un po’ in termini di serenità e fiducia.

Sono numerosi i compositori che hanno messo mano al tuo nuovo singolo dal titolo “Più male di così”. Come si riescono a conciliare così tante teste? Ci racconti il processo creativo che ha portato alla conclusione di questo brano?

Il brano è partito da un nucleo di musica e testo che ho scritto io e che ho lasciato volutamente incompleto perchè volevo diventasse un lavoro a più mani. Ho voluto dare l’impronta con alcune indicazioni, qualche reference e con l’idea iniziale ma poi in sala prove ho cercato di dirigere le idee di tutti verso un risultato che riuscisse in qualche modo a coniugarle tutte insieme. Non è facile conciliare la visione di tutti, l’ultima parola alla fine è la mia e io cerco di essere molto recettiva e aperta, devo sapere a cosa non voglio rinunciare e riconoscere le idee migliori, per me è molto importante anche rispettare la sensibilità degli altri e che tutti alla fine siano entusiasti del risultato. Usciamo dalla sessione esausti ma un po’ alla volta stiamo prendendo le misure e ci viene sempre più naturale lavorare in questo modo e i risultati ci soddisfano.

Ti capita mai di ascoltare i tuoi pezzi più “vecchi”? Che sensazioni provi a riguardo, e che cosa vorresti cambiare quando li riascolti?

Riascolto i vecchi pezzi quando facciamo la scaletta del live per decidere cosa inserire e mi sento molto serena a riguardo, alcuni mi piacciono di più, altri meno, a volte sento qualcosa della mia voce che non riconosco più ma nonostante io sia consapevole che le prime canzoni sono molto diverse dalle ultime che sto scrivendo, non cambierei nulla di quello che ho fatto, credo che evolversi sia fisiologico e anche importante e credo che quello che faccio ora sia il risultato di un percorso di cui le vecchie canzoni fanno parte.

Ti senti mai un’artista solista, da sola? O le persone che ti aiutano e ti circondano ti supportano abbastanza?

Sì mi capita e mi è capitato spesso di sentirmi sola proprio perchè l’ultima parola è comunque la mia e non ci sono sempre delle risposte assolutamente giuste, devi rischiare, fare dei tentativi, sbagliare. A volte mi sono affidata a dei professionisti con cui non ho trovato un buon feeling, ho speso molti soldi, molto tempo e molte energie per scarsi risultati e ho fatto davvero tantissima fatica. A volte litigo con mio marito perchè non ha controllato mentre facevamo le foto e io poi ci vedo i capelli fuori posto, la collana storta e un sacco di difetti e penso che devo fare tutto da sola e che non posso farcela. In realtà ho imparato che bisogna essere molto umili, saper chiedere aiuto, organizzarsi tantissimo e scegliere con grande cura le persone a cui affidarsi. Mio marito, foto a parte :), è un grande sostegno e fa tantissimo all’interno del progetto, anche i musicisti con cui suono fanno una parte importantissima e un po’ alla volta sto costruendo un gruppo di lavoro sempre più efficiente e soprattuto con cui mi sento a mio agio.

Morgana Grancia

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati

Cristian Faro. Fascino nel viso e nel canto

  Carissime lettrici e carissimi lettori abbiamo raggiunto telefonicamente il...

Debora Cattoni già a Dubai per il suo tour mondiale

Come sappiamo la manager Debora Cattoni ha in programma...

Il 5 maggio è andato in scena un Gimme da record!

  Il 5 maggio sarà certamente morto Napoleone ma è...

Massimiliano Gallo. Nato e vissuto nell’Arte e per l’Arte

Massimiliano Gallo nasce a Napoli da una famiglia d'arte:...