Notice: A non well formed numeric value encountered in /web/htdocs/www.corrieredellospettacolo.net/home/wp-content/plugins/td-social-counter/shortcode/td_block_social_counter.php on line 1176

Libertà obbligatoria… di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

Data:

 

In scena dal 1 al 3 novembre al teatro “ Eleonora Duse” di Genova

“Libertà obbligatoria” è un testo di teatro – canzone scritto nel 1976 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, ed è portato in scena con Produzione “Tieffe Teatro Milano in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber”. L’adattamento e la regia sono di Emilio Russo. La trama, ambientata negli anni Settanta mantiene inalterati i riferimenti storici del periodo. Sul palco prende vita uno spaccato di quegli anni complessi e contraddittori. Un mondo fatto di incertezze, inganni e cocenti disillusioni. I protagonisti sono una compagnia che sta preparando uno spettacolo. Uno spettacolo collettivo che si focalizza sullo stato d’animo di quei giovani reduci da rivoluzioni mai fatte e delusi testimoni di un declino di utopie.

Una gioventù ben descritta da Giorgio Gaber come:

“E allora ci siamo sentiti insicuri e stravolti, come reduci laceri e stanchi, come inutili eroi”.

Il regista Emilio Russo dice del suo spettacolo:

“Pur con le dinamiche del teatro-canzone e quindi con la costruzione non convenzionale e contaminata del suo straordinario “fare” teatro, mi piace considerare Giorgio Gaber come un classico da interpretare e, pur nella sua universalità, provare a contestualizzare.
I personaggi, gli attori e musicisti della nostra versione, rappresentano come nella profetica lettura epocale di Gaber e Luporini, i “reduci” di una rivoluzione mancata. Forse per eccesso di ideologia e scarsità di concretezza e bisogno reale, oppure semplicemente perché hanno vinto gli altri con le loro regole antiideologiche basate su consumismo, individualismo e modelli produttivi feroci. I “reduci” finiranno per adeguarsi- forse- o perlomeno di porsi domande su sé stessi e sul proprio futuro, mentre il tempo stringe, gli anni passano e magari ci saranno ancora posti da occupare e non ci sarà più tempo per la coscienza collettiva. “A quarant’anni siamo già a raccontare ai nipoti che noi buttavamo tutto in aria…”
I reduci incarnano il pensiero gaberiano attraverso i conflitti di visioni contrapposte, nonostante le esperienze ancora condivise, ma destinate a divergere nel futuro. C’è chi è meno lucido, ancora combattivo, se non combattente, deluso, incazzato e si rifugia nel passato e nei sogni. Sono quelli che guardano indietro. Ci sono anche quelli
 più analitici, disposti a fare i conti con quel presente che hanno combattuto sino a ieri. Accettano l’onda nuova, ma sino a un certo punto. Compromessi forse sì, ma contro la DC! Guardano in avanti con sospetto.
Come tutti i classici, anche per Libertà Obbligatoria sono consentite interpretazioni e attualizzazioni. Nel nostro caso, come già è successo in parte per Far Finta di Essere Sani, ci piace pensare di mantenere la forza, i contenuti e le emozioni non più nell’originaria formula monologante, ma attraverso una lettura collettiva tra musicisti e attori. In particolare, in Libertà Obbligatoria, a detta degli stessi autori, lo sviluppo della parte testuale miscelata a canzoni ormai “storiche”, diventa quasi preponderante. Per questo ho ritenuto opportuno e niente affatto “audace” aggiungere attori di teatro, Lisa Galantina e Gianluigi Fogacci, per incarnare ancora di più le parole di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.
Ho voluto mantenere i riferimenti storici dell’epoca, perché mi paiono efficaci. È un testo molto politico, forse il più politico del teatro canzone perché Gaber e Luporini fanno i conti definitivi con il ’68, profetizzano (piuttosto in anticipo) la deriva ideologica e non solo dei movimenti (ora Attila fa il consigliere regionale…)“ 

Tutti i testi di Gaber e Luporini sono vibrazioni emozionali che accumulano racconti, autoanalisi, ironia esistenziale e politica. Lo spettacolo, creato in collaborazione con la fondazione Giorgio Gaber in commemorazione al ventennale della sua scomparsa è una messa in scena che esalta il ricordo del geniale artista meneghino. Gianluigi Fogacci, Lisa Galantini con le loro grandi doti attoriali esaltano il valore del testo. Enrico Ballardini, Andrea Mirò sono perfetti nel loro ruolo. Il complesso “Musica da Ripostiglio” impreziosisce il tutto portandoci con la mente e con il cuore nell’immortale e mai dimenticato mondo del Signor G.

Giuliano Angeletti

 

Libertà obbligatoria …

Produzione: Tieffe Teatro Milano in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber

Adattamento e regia: Emilio Russo

Interpreti: Enrico Ballardini, Gianluigi Fogacci, Lisa Galantini, Andrea Mirò e Musica da Ripostiglio. Scene: Federico Biancalani

Costumi: Pamela Aicardi

Luci: Andrea Violato

Assistente alla regia: Chiara Callegari

Ph: Davide Aiello

 

 

 

 

 

 

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati